A gennaio si sono svolti i censimenti degli uccelli acquatici svernanti in più di 2000 zone umide italiane: si tratta del progetto International Waterbird Census – Iwc. Coordinatore del progetto in Italia, giunto all’importante traguardo del 35° anno di attività, è l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) grazie all’aiuto di circa 2000 fra collaboratori e rilevatori esperti coordinati da Marco Zanatello, tecnico Ispra. Osservare e censire le popolazioni di uccelli permette di comprendere anche lo stato di salute delle aree umide sulle quali insistono e ci dà la possibilità di valorizzarle con interventi mirati di miglioramento ambientale.
Nel mese di gennaio le osservazioni si sono svolte grazie all’aiuto di gruppi ornitologici volontari che hanno seguito calendari emanati singolarmente regione per regione e basati su convenzioni stipulate in seno all’Unione europea come la Direttiva Uccelli, la Convenzione di Barcellona e Strategia Marina. Tutti i dati raccolti con evidenze scientifiche servono anche per identificare le zone umide che hanno importanza internazionale in base alla Convenzione di Ramsar del 1971. Non dimentichiamoci che il 2 febbraio si è svolta proprio la Giornata mondiale dedicata alle zone umide 2025 per celebrare proprio la firma, avvenuta in Iran nel 1971, di questo trattato internazionale per la salvaguardia di questi habitat delicatissimi che svolgono anche una funzione mitigatrice nei confronti del riscaldamento climatico.
In conclusione, l’International waterbird census è un piano internazionale che coinvolge 143 Paesi per monitorare le 5 principali rotte migratorie del mondo: Africa-Eurasia; Asia-Pacifico; Caraibi; Neotropici e America Centrale. Grazie alla rete internazionale di migliaia di birdwatcher volontari i censimenti risultano precisi perché viene utilizzato un modello standardizzato dei conteggi. I territori presi in considerazione sono aree umide come fiumi, laghi, bacini, stagni, paludi di acqua dolce, risaie e barriere coralline, dove si possono incontrare fra gli altri: cormorani, pellicani, gazzette, aironi, ibis, fenicotteri, oche, cigni gru e anatre, testimonianza della biodiversità che si può trovare in questi habitat.
I censimenti degli uccelli acquatici effettuati dall’International waterbird census (Iwc) sono coordinati da Ispra. Nella foto: un germano femmina – Foto Archivio Foti