MIGRAZIONE PRENUZIALE DEL TORDO BOTTACCIO: COME PROSEGUE IL LAVORO DI APPLICAZIONE DEI RICEVITORI SATELLITARI


Come ormai è noto, prosegue il lavoro dell’Ufficio Studi e Ricerche Federcaccia sulla migrazione prenuziale del tordo bottaccio attraverso l‘utilizzo di piccoli ricevitori satellitari applicati agli animali. La telemetria satellitare è l’unico mezzo che ci permette di conoscere con precisione la data di inizio della migrazione prenuziale del tordo bottaccio”. Sono le parole di Michele Sorrenti, coordinatore tecnico scientifico dell’Ufficio Studi e Ricerche, che prosegue: “Ecco perché all’inizio di dicembre nelle Marche abbiamo dotato 7 esemplari della specie con altrettanti ricevitori satellitari per il terzo anno consecutivo. Grazie ai dati estrapolati dalle ricerche delle stagioni passate, oggi arrivate al quarto anno, abbiamo dimostrato che le partenze avvengono dalla fine di febbraio in poi, quindi la chiusura della stagione venatoria al 31 gennaio è una data corretta. Ma non è tutto, perché grazie all’applicazione dei trasmettitori abbiamo la conoscenza dei siti riproduttivi e le modalità con cui si svolge la migrazione. Tutte queste sono informazioni molto utili, non solo per il mondo venatorio, ma in senso assoluto”. Nei prossimi giorni il lavoro dell’Ufficio Studi e Ricerche Fidc si sposterà in Sardegna per il quarto anno consecutivo: anche qui i dati hanno dimostrato, come in Puglia, che la migrazione prenuziale inizia alla fine di febbraio e non prima. Valuteremo nel 2025 dove proseguire la ricerca dichiara sempre Sorrenti a Caccia & Tiro – con lo scopo di pubblicare a breve i risultati ottenuti. Vogliamo comunque ampliare questo studio anche ad altre regioni”.

In Sardegna saranno impiegati ricevitori satellitari più costosi, ma che hanno dato buoni risultati: “Questa tecnologia non è certo economica – conferma Sorrenti – ecco perché il campione preso in considerazione è, purtroppo, piccolo, ma è comunque utile per ottenere dati significativi. Abbiamo scelto la Sardegna perché Ispra sostiene che qui avvenga un inizio precoce della migrazione prenuziale di tordi provenienti dall’Africa che arriverebbero in gennaio in Liguria anche attraverso la Sardegna e la Corsica. Ebbene, i dati ottenuti con la telemetria dimostrano che nessun tordo è partito in gennaio e nessun tordo è andato in Liguria. Bisogna dire che le valutazioni dell’Ispra si basano sull’incremento dei carnieri e delle ricatture di soggetti inanellati. Tuttavia, tale metodo non consente di conoscere la direzione di volo e di distinguere movimenti erratici da migrazione vera e propria. Noi, grazie alla tecnologia satellitare, abbiamo ottenuto dati completamente diversi e più precisi”.

I trasmettitori utilizzati pesano solo 2 grammi e molti soggetti hanno compiuto viaggi di migliaia di chilometri raggiungendo anche aree della Siberia orientale.
È un progetto molto importante – conclude Sorrenti – che intendiamo allargare ad altre regioni, ecco perché chiediamo la collaborazione di tutti, in particolare degli Atc e delle sezioni Fidc per il futuro”.


Un tordo bottaccio sta per essere rilasciato, guardate quanto è piccolo il ricevitore – Foto Federcaccia


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