Diventare una persona e uno sportivo migliore. Costruire una crescita – o una nuova ricrescita – sportiva o personale comporta mixare più componenti. Fare attività di Coaching significa letteralmente “allenarsi”, pertanto si tratta di un impegno e di un sacrificio costanti, che porteranno al raggiungimento del nostro obiettivo. Seguire delle sessioni di Coaching vuol dire voler migliorare le nostre prestazioni ed è un lavoro a lento rilascio (Slow release), anche se, nell’immediatezza, riusciamo a capire quanto può essere determinante il nostro atteggiamento positivo di fronte a problematiche da risolvere o a cambiamenti da affrontare. Tutto sta nella nostra volontà. Vale la pena rammentare che un Coach non deve essere mai aggressivo, non deve essere l’inventore del momento, non deve promettere il raggiungimento di un sogno, ma solo obiettivi reali e concreti, non deve alterare lo stato del Cochee (cliente), non deve riempirsi la bocca di paroloni solo per offuscare e confondere le idee a chi si affida a lui. Al contrario, un Coach deve infondere fiducia, tranquillità, parlare con parole semplici, deve essere umile, rappresentare un accompagnatore e non uno che “tira o spinge”, deve essere un bravo ascoltatore e lo deve fare in modo attivo. Azione allora: perché “I Want I Can”! Parola di Coach Giorgio Fabris, il cui motto principale è, da sempre, “Se ritrovi il sorriso, ritrovi la vita”, o l’altrettanto efficace e significativo: “AlimentaLaMente”. Dotato della facoltà della cosiddetta “doppia A” di “Ascolto Attivo”, accompagna gli sportivi al raggiungimento dei loro obiettivi attraverso la scoperta delle potenzialità umane con il metodo del coaching. Attualmente è un agonistica della specialità skeet, oltre ad essere un Coach professionista regolarmente iscritto nell’elenco dei Coach professionisti italiani.
Un Coach deve infondere fiducia, tranquillità, parlare con parole semplici, deve essere umile, rappresentare un accompagnatore. Deve essere un bravo ascoltatore e lo deve fare in modo attivo.
Riuscire a fare quello che dice ti darebbe davvero serenità e tranquillità in pedana e non solo
Concordiamo con lei Alessandro!