L’INTERVENTO DI SALVADORI SUL PIANO FAUNISTICO VENATORIO DELLA TOSCANA – AUDIO

Da qualche settimana la Giunta della Regione Toscana ha approvato il testo del nuovo Piano faunistico venatorio regionale ed è così cominciato il percorso che porterà alla ratifica del documento da parte del Consiglio Regionale dopo gli opportuni approfondimenti e modifiche. Abbiamo interpellato Marco Salvadori, presidente Fidc della Toscana e vicepresidente nazionale, che a noi di Caccia & Tiro ha dichiarato: “Adesso conosciamo la proposta e la volontà del governatore della Toscana, Eugenio Giani, di approvarlo entro la fine di questo mandato – la data delle elezioni regionali potrebbe essere stabilita il 18 maggio e si sta pensando di organizzarle fra l’ultimo fine settimana di settembre e il primo weekend di ottobre 2025 – e l’idea del Consiglio regionale e della vicepresidente Stefania Saccardi è di lavorare in Commissione Agricoltura e in Commissione Ambiente per ratificare il piano entro quel periodo. Noi sappiamo che c’è ancora tanto lavoro da svolgere, ma le intenzioni sono queste. Sul contenuto del piano, come associazione venatoria, abbiamo riscontrato un voto sufficiente che potrà essere migliorato durante tutto il percorso anche grazie al nostro lavoro, come già avvenuto nel recente passato, quando abbiamo chiesto di intervenire sulla riqualificazione della selvaggina stanziale che da noi è uno dei problemi più grossi. Il nostro intento è quello di rilanciare questo aspetto che fa parte delle tradizioni più importanti. Fra le novità più importanti del documento sappiamo che, se sarà approvato, sarà possibile in strutture pubbliche e private indicare territori vocati alla selvaggina stanziale dove potranno essere svolti interventi di gestione e miglioramento ambientale d’accordo con il mondo agricolo e prelievi regolamentati, così da rendere il cacciatore sempre più protagonista, coinvolto e impegnato nella gestione stessa. Per quanto riguarda gli ungulati è stata inserita la ridefinizione delle aree vocate, restringendo un po’ i territori interessati e ci sarà maggiore attenzione ai territori dove viene praticata agricoltura di qualità. Per esempio, cercheremo aree lontane dai vigneti. Questa è anche una conseguenza del numero decrescente degli ungulati nella nostra regione, fenomeno che si sta verificando da un po’ di tempo anche per la presenza del lupo. Saranno rivisitate anche le aree dove sarà possibile praticare la caccia alla migratoria che potrebbero aumentare”. Ma un aspetto molto importante del Piano di gestione faunistico venatoria riguarda anche la filiera delle carni di selvaggina che avrà un’intera sezione dedicata: I centri di sosta delle carni dovranno essere facilmente raggiungibili in tutte le province ed esisterà una vera e propria rete gestita dalla Regione Toscana per costituire questa filiera delle carni che saranno in parte commercializzate e in parte indirizzate al sociale. Infine, un altro punto importante sarà quello dedicato alla gestione degli ungulati con il problema della Psa (a Massa Carrara e a Lucca abbiamo già alcune zone con restrizioni) e ad altre problematiche come l’aviaria”, conclude Salvadori.
Per sentire il parere di Marco Salvadori potete ascoltare l’audio allegato.


Nel testo del Piano faunistico regionale della toscana approvato dalla Giunta la ridefinizione delle aree vocate agli ungulati.


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