Il titolo di questo articolo non deve essere fuorviante, o perlomeno non voglio che ti butti fuori strada. Non si tratta di un equilibrio fisico, ma di quello mentale, che va ovviamente ricercato. Definito come punto d’equilibrio, non è altro che l’incrocio tra ciò che pensiamo e ciò che facciamo: ecco, in quel preciso punto troviamo il nostro equilibrio. Dedicami allora 10 minuti del tuo tempo, in modo da poter essere più esaustivo in merito.
SFIDATI…
Per un agonista, raggiungere l’equilibrio può essere particolarmente sfidante data la necessità di gestire gli allenamenti intensi, il recupero, l’alimentazione adeguata e la pressione impressa dalla competizione. Sono dell’opinione che le gare si vincono lontano dalle pedane, in un momento in cui gli altri pensano solo a sparare o a fare altro e stop: tu modernizza la tua concezione di sportivo e con la tua mente vai oltre. L’idea molto allettante è quella di stimolare tutti quegli asset che ci garantiranno la differenza in campo. Scomodiamo addirittura Platone, che diceva: “Non muovere mai la mente senza il corpo, né il corpo senza la mente, affinché si possano difendere l’un l’altro e ti possono mantenere in un perfetto stato di equilibrio”. Il celebre filosofo greco ha ragione, perfettamente ragione, perché il principio “sano” è quello di non scindere mai il corpo dalla mente, perché solo così puoi diventare uno sportivo vincente. Se sei un attento lettore di questa rubrica. mi dirai: “Ma non è così facile come scriverlo” e ti do perfettamente ragione. Ma cosa è facile? Il mio lavoro di coach non deve cercare di risolvere le cose semplici, perché lì ci arrivano tutti con il “fai da te”. Il mio lavoro è quello di affrontare in modo semplice le cose complesse affinché tu possa fare la differenza. Se vuoi effettuare un cambiamento, metti mano alle cose difficili, quelle più “ignoranti”, che sono però le più allenanti. Una volta percepito questo “semplice” concetto, sarai fiero di aver intrapreso, con te stesso, la sfida più interessante, che alzerà di tanto l’asticella per l’obiettivo da raggiungere. Sfidante e allenante allo stesso tempo, fai che siano gli altri ad interpretare il ruolo di eterno secondo.
INTENSIFICA IL TUO IMPEGNO
… a favore del livello di qualità come persona e come sportivo. Se raggiungiamo il famoso punto d’equilibrio, raggiungeremo uno status invidiabile ai più e il concetto di “grow” entrerà di conseguenza sotto la tua pelle e non potrai che esserne fiero. I vari percorsi di coaching sono a senso unico, dedicati al raggiungimento del tuo obiettivo e non del mio: io sono l’accompagnatore ufficiale in veste di esploratore di soluzioni e di potenzialità tramite l’ascolto attivo e la maieutica (l’arte di fare domande – Nda).
Ecco pertanto alcuni concetti su come un agonista potrebbe lavorare per raggiungere un punto di sano equilibrio.
1) Pianificazione e organizzazione: crea un programma di allenamento ben strutturato che includa sia gli allenamenti fisici che il recupero. Assicurati di avere un equilibrio tra carico di lavoro e riposo per evitare il sovrallenamento. Organizza periodi di allenamento intenso con adeguati periodi di riposo-recupero.
2) Alimentazione e idratazione: assicurati di seguire una dieta equilibrata e adatta alle tue esigenze nutrizionali come atleta. Consulta un nutrizionista sportivo per ottenere tabelle personalizzate sulla tua alimentazione. Mantieni l’idratazione adeguata durante gli allenamenti e le competizioni. Cura in maniera maniacale la prima colazione antecedente la gara.
3) Recupero e riposo: il recupero è essenziale per prestazioni ottimali. Assicurati di includere periodi di riposo e recupero attivo nel tuo programma di allenamento. Dormi a sufficienza per permettere al tuo corpo di rigenerarsi e di guarire.
4) Mantenere un equilibrio mentale: la gestione dello stress e la salute mentale sono importanti per l’equilibrio di un atleta. Pratica tecniche di rilassamento come la meditazione o la visualizzazione per supportarti nel mantenere la calma e la concentrazione durante le competizioni. Altro mezzo da usare è quello di imparare una tecnica di respirazione.
5) Varietà nell’allenamento: per evitare il burnout e l’adozione di abitudini unilaterali, cerca di includere varietà nei tuoi allenamenti. Questo può aiutare a prevenire noia e stanchezza mentale. Impara ad uscire dagli schemi (soprattutto nel periodo invernale) per tenere sempre alta l’asticella dell’attenzione.
6) Supporto e relazioni: coltiva relazioni positive con il tuo coach, compagni di squadra e persone di supporto e familiari. Il sostegno sociale può essere fondamentale per affrontare le sfide e per mantenere un equilibrio emotivo eccelso.
7) Obiettivi realistici: stabilisci obiettivi realistici e progressivi per te stesso e lavora su di essi con costanza. Celebrare i successi, anche quelli piccoli, può aiutare a mantenere alta la motivazione. Ogni obiettivo raggiunto merita un premio che decidi tu stesso, ma fallo!
8) Ascolto del corpo: ascolta il tuo corpo e rispetta i segnali che ti manda. Non ignorare i sintomi di sovrallenamento o lesioni e chiedi aiuto a professionisti qualificati quando necessario.
9) Tempo libero e hobby: trova tempo per te stesso al di fuori dello sport, coltivando hobby e interessi diversi che ti permettano di staccare la spina e ricaricare le energie.
Ricorda che ogni persona è diversa e che trovare l’equilibrio personale come agonista può richiedere, anzi richiede, molta dedizione al fine di rendere la tua performance un qualcosa di esemplare.
LA POSSIBILITÀ DI CRESCERE
… è pari alla nostra volontà di arrivare ad ottenere un successo che qualifica la nostra persona in tutti i suoi aspetti. Non rinunciare mai ad un sogno ma raggiungilo attraverso un percorso guidato, individua il tuo coach e cerca di capire se la persona che conosci o colui che si propone ha gli stessi tuoi principi e gli stessi tuoi valori.
Quest’ultimo (il valore) è di fondamentale importanza perché sbagliare la persona che ti accompagna verso il tuo traguardo vorrebbe dire perdere tempo, denaro e il rischio maggiore è quello che potresti allontanarti da quella disciplina a cui con tanto amore ti sei avvicinato. La ricerca delle piccole cose finisce per fare la differenza e il punto d’equilibrio rappresenta per te una cosa fondamentale, perciò valuta bene chi inserire al tuo fianco.
CONCLUSIONI
A partire quindi dalla saggezza eterna di Platone abbiamo percepito l’importanza del collegamento tra il corpo e la mente. Scindere i due “strumenti” costituirebbe un insuccesso continuo, sicuramente poco accettato. L’equilibrio in pedana ci imprime la forza e la consapevolezza concreta delle nostre qualità di tiratori. AlimentaLaMente!
Tratto da “L’equilibrio in pedana”, di Giorgio Fabris, Caccia & Tiro 08/2024.
L’equilibrio in pedana ci imprime la forza e la consapevolezza concreta delle nostre qualità di tiratori.