LA GUIDA PER COSTRUIRE NIDI PER GLI ANATIDI CON UN BUDGET RIDOTTISSIMO – VIDEO

Acma (Associazione cacciatori migratori acquatici), in collaborazione con Federcaccia, ha realizzato la “Guida per la costruzione dei nidi artificiali per gli anatidi”. Una pubblicazione scaricabile a questo link sul portale della Fidc. Un documento interessante, rivolto soprattutto agli Ambiti territoriali di caccia di tutta la Penisola che volessero intraprendere queste attività utili, non solo per i cacciatori, ma per la biodiversità in generale. Per realizzare questi nidi non sono necessari grandi risorse, peché bastano pochi metri quadrati di rete metallica e un po’ di paglia.

Nella guida sono svelati tutti i trucchetti per costruire le strutture che andranno posizionate sull’acqua, onde evitare la predazione delle uova che avviene soprattutto da parte di corvidi e volpi. Per spiegarci meglio questo progetto abbiamo interpellato Nazzareno Galassi, presidente della Sezione Fidc di Macerata che a Caccia & Tiro ha dichiarato: “I nidi, una volta realizzati, andranno posizionati in specchi d’acqua come fiumi o canali ed è importantissimo che la posa avvenga al massimo entro la prima metà di gennaio. Devono essere situati in zone vocate e sono stati pensati per stare lontani dalle sponde perché non avvenga la predazione. Sono semplicissimi da costruire e bastano pochi euro. Quando abbiamo iniziato nel 2020 a livello prima provinciale, poi regionale e infine nazionale, forse non ci aspettavamo un successo così immediato, perché quasi tutti i nidi vengono presi in cura dalle femmine e se qualcuno non è utilizzato, significa che sono stati fatti errori, magari nel posizionamento. Se il lavoro è fatto a regola d’arte è davvero difficile che le strutture non vengano occupate… I nidi artificiali devono stare in acqua per tenere lontani i ‘nocivi’ durante la cova e devono essere seguiti costantemente dai volontari, soprattutto dopo la schiusa delle uova, perché i pulcini potrebbero essere predati una volta nati”.
E a questo punto Galassi si sofferma anche sui piani di controllo dei corvidi nelle Zrc che: “Sono utili non solo per le specie cacciabili che ci interessano direttamente, ma vanno a tutelare altri uccelli come i fringuelli e i cardellini, insomma, grazie al nostro impegno facciamo davvero bene alla biodiversità che riguarda tutti quanti e non solo i cacciatori”. A questo link potete vedere anche un video condiviso dall’Ufficio Stampa Fidc.


Il posizionamento di un nido artificiale nell’acqua – Foto Acma


 

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