AD APRILE IL IV CONGRESSO SULLA FILIERA DELLE CARNI DI SELVAGGINA – AUDIO

Dal 9 all’11 aprile 2025 nel Campus della Facoltà di Agraria e di Medicina Veterinaria di Grugliasco (To) si svolgerà il IV Congresso nazionale “Filiera delle carni di selvaggina selvatica. Noi addetti ai lavori sappiamo che questo stimolante argomento è al centro dell’attenzione di istituzioni ed enti locali che stanno cercando di promuovere il consumo sostenibile e certificato di queste carni che, secondo il Comitato organizzatore dell’evento, sono anche conformi al benessere animale.
Il Congresso è organizzato dall’Associazione Italiana Veterinari Igienisti e dalla Società Italiana di Ecopatologia della Fauna (Sief). Rispetto alle precedenti edizioni, l’ultima delle quali si è svolta a Foligno (Pg), che erano composte da 5 sessioni, quella del 2025 prevede anche una seduta dedicata a quanto succede all’estero tenuta dalla European Cooperation in Science and Technology (Cost) e dalla Safety in the Game Meat Chain (Safe Game Meat), formate da un gruppo internazionale di ricerca, finanziato dall’Unione Europea. Saranno 3 le giornate e i lavori includeranno tanti aspetti interessanti come quelli normativi già regolamentati, ma sui quali sono previsti approfondimenti “ad hoc”. Per comprendere meglio come si svolgerà il Congresso, abbiamo chiesto aiuto a Roberto Viganò dello Studio Veterinario AlpVet che ci ha spiegato anche attraverso l’audio che alleghiamo all’articolo che: “Noi del Comitato organizzatore abbiamo scelto di adottare una formula itinerante per andare a toccare più zone del nostro Paese e per allargare l’interesse e le conoscenze. Devo ringraziare in particolare David Ranucci della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia. L’anno scorso a Foligno avevano partecipato 140 persone e quest’anno, quando manca circa un mese alla chiusura delle iscrizioni abbiamo già 100 partecipanti e altri 150 arriveranno dalle scuole specializzate. Il Congresso è dedicato a medici veterinari, studenti in Veterinaria, ricercatori in ambito universitario, naturisti, biologi, referenti istituzionali delle Regioni, ma sappiamo che si iscrivono anche ristoratori e cacciatori privati e associazioni di categoria molto interessate all’argomento. Devo ammettere con piacere che partecipano soprattutto i giovani. Ci si può iscrivere con cifre che partono da 30 euro. Il nostro obiettivo è quello di costruire una rete a livello scientifico fra le università italiane per evitare di ripeterci: a questo punto cerchiamo di andare sempre avanti con la condivisione delle conoscenze cosicché vengano evitati inutili sprechi di risorse”. Il taglio dell’evento ovviamente è tecnico-scientifico: “Abbiamo creato un bel gruppo di lavoro – conclude Viganò – che si avvale di grande condivisione di informazioni ad esempio nell’ambito della ricerca microbiologica, virologica e sugli aspetti faunistici. Tutti argomenti che hanno ricadute interessanti sul mondo venatorio. Nella prossima sessione è previsto anche l’intervento di cuochi e ambasciatori del gusto perché, oltre ai delicatissimi aspetti legislativi, ci interessa anche approfondire come sviluppare la cucina tradizionale con ricette più moderne, senza tralasciare aspetti interessanti come l’autoconsumo”. Viganò sarà anche fra i relatori: “Il mio intervento sarà dedicato alla gestione faunistica e approfondirà proprio gli aspetti sulla creazione della filiera delle carni di selvaggina in collaborazione con Ispra cercheremo di illustrare le linee guida evidenziando i cambiamenti che andrebbero portati avanti. Inoltre, insieme con Stefano Grignolio, del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Ferrara, spiegheremo come integrare la gestione in funzione della raccolta dei dati, fattore importantissimo”.


La locandina del IV Congresso nazionale “Filiera delle carni di selvaggina selvatica”, in programma dal 9 all’11 aprile. Vi parteciperanno medici veterinari, studenti in Veterinaria, ricercatori in ambito universitario, naturisti, biologi, referenti istituzionali delle Regioni, ristoratori, cacciatori privati e associazioni di categoria.


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