UN SONDAGGIO SULLA PERCEZIONE DISTORTA DELLA CACCIA COME ATTIVITÀ VOLTA SOLO A COLLEZIONARE “TROFEI”

L’European Federation for Hunting and Conservatione (FACE), in collaborazione con organizzazioni partner, ha incaricato la società indipendente YouGov di condurre un sondaggio in 5 Paesi europei – Italia, Spagna, Polonia, Danimarca, Germania – sulla percezione distorta che si ha della caccia come attività volta unicamente a collezionare “trofei”: “una concezione erronea e ideologica” che frequentemente viene veicolata dalle organizzazioni che sostengono i “diritti” degli animali. L’indagine ha coinvolto più di 7000 persone tra ottobre e novembre dello scorso anno, evidenziando come il 77% degli intervistati sia favorevole a questa pratica o si dichiari neutrale. Solo nel 23% dei casi le persone coinvolte “si sono dichiarate in disaccordo con la pratica del conservare parti di animali a cui ci si riferisce solitamente con il termine ‘trofei’ di caccia”. Sono dati che contrastano palesemente con quanto contenuto invece nel documento prodotto nel giugno 2021 da Human Society International dal titolo “Public Attitudes Towards Trophy Hunting Report”, in cui si afferma che una larga percentuale dell’opinione pubblica del Vecchio Continente, pari a ben l’85%, è contraria ai “trofei” venatori. Una campagna di disinformazione, quest’ultima, che ha avuto come effetto boomerang di indurre vari parlamentari nazionali ad attivare iniziative per vietare le importazioni di “trofei”. A sostegno ulteriore di quanto sin qui riportato, una documentazione a firma International Union for Conservation of Nature (IUCN) che include la seguente dichiarazione: “la caccia da ‘trofeo’ […] può generare, e lo fa, incentivi ed entrate economiche importanti per i proprietari terrieri pubblici e privati e per le comunità locali. Questi incentivi ed entrate economiche permettono di utilizzare la fauna selvatica per realizzare un uso del territorio compatibile con la conservazione della biodiversità”.


Il sondaggio, voluto dall’European Federation for Hunting and Conservatione, in collaborazione con organizzazioni partner, ha coinvolto più di 7000 cittadini europei – Foto FACE


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