Il presidente nazionale Federcaccia, Massimo Buconi, una volta venuto a conoscenza del rinvio, da parte della Conferenza Stato Regioni, dell’incontro volto a discutere da un lato lo schema di decreto proposto per ricostituire il Comitato tecnico faunistico-venatorio e dall’altro l’intesa per l’adozione del Piano Straordinario per il Contenimento della Fauna selvatica, ha commentato la notizia esprimendo rammarico per questo slittamento. I temi “all’ordine del giorno” sono di assoluta importanza per l’Italia e non per il mondo venatorio: è il motivo per cui Buconi auspica che la natura del rinvio sia dovuta essenzialmente alla decisione di approfondire gli aspetti tecnici di quanto programmato e non invece per “venire incontro alle consuete pressioni di una frangia sempre minoritaria ma verbalmente aggressiva che antepone l’ideologia ai bisogni e ai problemi della società e del mondo produttivo agro-alimentare italiano”. Problemi di non trascurabile rilevanza legati ad esempio alla diffusione della Peste Suina Africana che, se non opportunamente arginata, può essere considerata alla stregua di una “vera e propria bomba ad orologeria per le potenziali conseguenze economiche e sanitarie”.
Il presidente nazionale Federcaccia auspica che il rinvio della discussione, in sede di Conferenza Stato Regioni, su importanti temi per l’Italia sia dovuta al preciso intento di approfondirne gli aspetti tecnici.