Sulla Gazzetta Ufficiale, nell’articolo 1 della legge entrata in vigore il primo novembre 2024 sulle armi storiche (è la 152 del 7 ottobre 2024), leggiamo: “La Repubblica riconosce le rievocazioni storiche quali componenti fondamentali del patrimonio culturale, nonché elemento qualificante per la formazione e per la crescita socio-culturale della comunità nazionale, ai sensi degli articoli 9 e 33 della Costituzione e nel quadro dei principi stabiliti dall’articolo 167 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e dalla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 dalla XXXII sessione della Conferenza generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco), ratificata ai sensi della legge 27 settembre 2007, n. 167”. A promuovere il percorso di approvazione sono state le iniziative portate avanti dagli onorevoli Virginio Caparvi (Lega) e Federico Mollicone (FdI).
Dopo l’autorizzazione dettagliata alle autorità locali, durante le rievocazioni storiche sarà possibile esporre, mostrare e usare, naturalmente caricate a salve, le armi prodotte prima del 1950 e le repliche. La norma non riguarda solo le armi da fuoco, ma anche archi, balestre, armi d’asta, baionette, pugnali e stiletti.
Ormai il valore degli eventi di questo tipo è indiscusso e sta prendendo sempre più piede il “modello americano” che prevede una vera e propria ricostruzione – negli Usa si chiama historical reenacment – di battaglie avvenute in passato con armi ed equipaggiamenti d’epoca o ricostruiti fedelmente.
La legge si è resa necessaria perché in Italia sono ormai circa 1.500 le rievocazioni storiche e tramite il Ministero della Cultura verranno censite in un apposito registro e potranno ottenere il logo “Rievocazione Storica Italiana” e, dopo il parere espresso da una speciale commissione formata da 15 membri, potranno ricevere anche finanziamenti statali.
La 152 del 7 ottobre 2024 è stata accolta con favore dall’azienda bresciana Davide Pedersoli che da quasi 70 anni crea riproduzioni identiche agli originali di armi dal 1860 in poi conosciute e usate in queste manifestazioni e utilizzate anche in numerosissimi film prodotti persino a Hollywood.
Ecco il pensiero a riguardo di Pierangelo Pedersoli: “Le nostre repliche sono armi monocolpo ad avancarica dotate di matricola e perciò assolutamente tracciabili. Rispondono a tutti i criteri di sicurezza perché sottoposte a verifica del Banco di prova nazionale e impiegate anche nelle gare di tiro dedicate alla categoria, in tutto il mondo. Senza contare che sono esposte anche nei musei internazionali e sono abitualmente utilizzate per commemorazioni di enti o istituzioni come, in Italia, l’Arma dei carabinieri”.
Nelle foto qui riportate: repliche di Enfield-Lorenz-An IX realizzate dall’azienda Davide Pedersoli di Brescia e alcune fasi della rievocazione delle battaglie avvenute nel 1859 a Valeggio sul Mincio. La manifestazione è andata in scena lo scorso agosto, organizzata dal Gruppo Storico Montichiari, da Vivere Il Risorgimento Aps di Castel Goffredo, dall’Associazione Cultura e Rievocazione Imperi di Peschiera del Garda e dal Carosello Storico Tre Leoni di Somma Lombardo – Foto Massimo Vallini e Davide Pedersoli