Con la 3ª Coppa Italia per cani da cerca si è conclusa la stagione cinofila 2024 targata Fidc. È stato un anno molto intenso per gli atleti interessati, per gli appassionati e per la Commissione sportiva ed è così arrivato il momento di tracciare un bilancio insieme con i protagonisti che con il loro impegno rendono possibili le prove cinofile nazionali e internazionali. Abbiamo scambiato una bella e interessante chiacchierata con Luigi Chiappetta, coordinatore responsabile per il Sant’Uberto, cani da ferma e da cerca che ci ha confermato: “Sì è il momento di tirare le somme di questo anno più che positivo. Come Commissione siamo soddisfattissimi, ma non appagati. Personalmente sono contento per la tanta partecipazione che è aumentata sensibilmente da parte dei concorrenti e per i risultati ottenuti in Italia e in campo internazionale, ma non sono appagato perché tutti dobbiamo avere sempre fame di fare e cercare di migliorarci quando si può. Siamo un gruppo coeso che nel 2025 sarà allargato ai delegati regionali. Continueremo a lavorare alla formazione di nuovi giudici e all’aggiornamento di quelli già operativi. Insomma, siamo in sinergia totale con i concorrenti e con gli stessi giudici provinciali e regionali, a dimostrazione che il motto ‘Uniti si vince’ è realtà. Devo ringraziare il presidente nazionale, Massimo Buconi e tutti i rappresentati della Commissione cinofila Fidc per la fiducia accordata e vorrei citare il lavoro di Gian Luca Dall’Olio e di Domenico Coradeschi a livello internazionale”.
E proprio Domenico Coradeschi, presidente onorario della Commissione sportiva, conferma che il movimento cinofilo sta crescendo anche in Europa: “L’annata che si è appena conclusa ci ha messo di fronte al fatto che gli incontri internazionali sono sempre più difficili. Mi spiego: ormai anche fuori dall’Italia hanno il sangue dei nostri cani, soprattutto i setter e alcune nazioni si stanno avvantaggiando rispetto a noi perché vanno tanto a caccia su selvaggina vera. Noi, che una volta eravamo sempre i numeri uno, ora dobbiamo fare i salti mortali, anche perché adesso ci sono 30 nazioni partecipanti ai Campionati del mondo per una sfida sempre più difficile e competitiva. Dal canto nostro, facciamo un grande lavoro, abbiamo il Centro federale di Collacchioni di Pieve Santo Stefano (Ar) che ci consente di effettuare selezioni e controselezioni, nonché le finali dei vari Campionati in programma”.
Il dirigente toscano sposta poi l’attenzione sull’esperienza di cani e conduttori: “Quando i cani corrono e incontrano la selvaggina buona, in occasione poi delle prove internazionali, si difendono meglio. La preparazione degli avversari è diventato uno stimolo crescente per la squadra e alla fine dobbiamo solo concentrarci, lavorare un po’ di più sui selvatici ‘veri‘ per tornare in vetta. Abbiamo iniziato bene e la strada è quella giusta e stiamo correggendo anche le cose sbagliate. Insomma, non è più il momento di rilassarci, come poteva accadere nei tempi passati”.
Ormai i Campionati del mondo si organizzano sempre di più nei paesi dell’Est Europa e il perché ce lo spiega sempre Coradeschi: “Nel 2025 i Campionati del mondo si svolgeranno in Polonia dove siamo riusciti a ‘creare’ una nuova nazione per il movimento: stanno lavorando benissimo. Pensate che per salvaguardare la selvaggina vietano le prove cinofile in primavera e, ad esempio, a caccia abbattono solo i maschi di fagiano, mentre la starna non può essere per nulla abbattuta”.
Soddisfazione arriva anche da Aldo Pompetti, consigliere con delega al Settore sportivo di Federcaccia: “Non possiamo certo lamentarci per le nostre esperienze sportive dentro e fuori dai nostri confini nazionali – ha confermato a Caccia & Tiro – e ci stiamo adoperando per costruire i calendari cinofili per il 2025. Fra tutti i protagonisti, quest’anno si sono meritati i complimenti anche i presidenti regionali che dall’anno prossimo saranno coinvolti nella Commissione sportiva. In questo modo ci sarà maggiore collegamento fra tutte la parti interessate. Abbiamo intenzione di organizzare più gare di Eccellenza e stiamo lavorando a un vero e proprio circuito sulla beccaccia e a questo proposito siamo soddisfattissimi degli input che ci arrivano soprattutto dal Sud. Cani da ferma, cerca, da seguita e tiro a volo saranno ancora più valorizzati in futuro e siamo sicuri di allargare il giro nel modo corretto, chiamando in causa tutte le regioni e le isole, che potranno così ottenere maggiore prestigio grazie alle prove che andremo a organizzare nei vari territori. Lavoriamo tutti insieme per un unico obiettivo”.
La Commissione sportiva Federcaccia ha tracciato recentemente il bilancio della stagione 2024 – Foto Archivio Foti