PINETA DI CLASSE: IL FRUTTO DEL LAVORO DEI CACCIATORI…


La pineta di Classe, nel ravennate, rappresenta un gioiello di biodiversità a dir poco unico. Rappresenta uno dei più vasti polmoni verdi e aree naturalistiche a libero accesso di tutta la riviera adriatica. Parte integrante del Parco del Delta del Po, nella località che si chiama Ca’ Aquara sono i cacciatori dell’Atc Ravenna 2 ad occuparsi della gestione, “sotto la giurisdizione e con il placet” del Comune di Ravenna. Questo loro impegno che si protrae da tempo ha portato ad un risultato importante, dopo una lunga trattativa avviata con gli enti preposti: si è iniziato infatti a riportare acqua dolce in una delle cosiddette “Basse”, che solcano longitudinalmente la pineta di Classe. Da quando l’acqua aveva smesso di scorrere in questa zona è trascorso un ventennio, una situazione derivata da scelte scellerate compiute all’epoca, che hanno prodotto notevoli danni a questo ecosistema così delicato e vitale per il territorio, soprattutto alla flora e alla fauna.

I risultati di questo ritorno dell’acqua dolce sono già evidenti in questo lembo di pineta. Si tratta solo dell’inizio di un percorso che deve essere finalizzato alla revisione idrica della parte sud della stazione del Parco del Delta del Po. In particolare quindi nella pineta di Classe, attuando uno sfruttamento virtuoso, invece di disperderle, delle acque dolci dei numerosi canali presenti in loco. Tutto ciò si deve anche alla competenza e alla lungimiranza di Massimiliano Costa, l’attuale presidente del Parco. Prestando fede al concetto del “fare ove necessario”, ha contribuito, aderendo alla bontà dell’iniziativa, alla sua realizzazione. E lo stesso ha fatto l’Ufficio Ambiente del Comune di Ravenna, attraverso la presenza fattiva delle proprie guardie pinetali.


Pineta di Classe (Ra): nella località che si chiama Ca’ Aquara sono i cacciatori dell’Atc Ravenna 2 ad occuparsi della gestione, Questo loro impegno ha portato ad un risultato importante, dopo una lunga trattativa avviata con gli enti preposti: si è iniziato infatti a riportare acqua dolce in una delle cosiddette “Basse”, che solcano longitudinalmente l’area pinetale.


Condividi l'articolo su: