“C’è una chiesetta, amor, nascosta in mezzo ai fior, dove mai dato un bacio a primavera, …”. Così Alberto Rabagliati cantava, negli anni ’40, una canzoncina sentimentale e orecchiabile che al tempo riscuoteva successo. Rivista e ricollocata, la canzoncina potrebbe attagliarsi anche ad una chiesina che non è nascosta in mezzo ai fiori ma in mezzo ai pini della pineta storica di Ravenna, la Pineta San Vitale. Potrebbe attagliarsi, perché in quella chiesina della pineta, anni fa, alcune coppie si sono sposate probabilmente dopo essersi date lì davanti il primo bacio durante una passeggiata fra il verde. Si tratta della chiesina del Fossatone, situata nello stazzo denominato “Culazzino” (gli stazzi sono aree topografiche della pineta, ciascuna con un proprio toponimo – Nda). Sul luogo, prima del ‘900 esisteva una capanna di canne palustri come ricovero occasionale per cacciatori e pescatori. Accadde che nei primi anni del ‘900 sul posto venne uccisa una persona e la capanna venne in seguito bruciata. Fu dopo alcuni anni (il 12 settembre 1926) che le autorità comunali fecero erigere un’edicola consacrata alla Regina del Cielo, la Madonnina del Fossatone. Sotto l’edicola, una piccola iscrizione, con la data del 12 settembre 1926, ricordava l’evento ai parrocchiani della vicina frazione di Mandriole alla quale la chiesetta faceva capo allora. Oltre all’iscrizione, sotto l’edicola venne posta una preghiera dettata da don Giovanni Morelli, parroco pro tempore di Mandriole (dal 1900 al 1944), che nel 1938 ottenne dal Comune di Ravenna la costruzione dell’edificio. Dal 1988 la chiesina entrò a far parte dei percorsi che il Comune di Ravenna, con la collaborazione di forze di volontariato dell’Ambito territoriale Caccia Ra-2, organizzava per l’evento della “Festa dell’Albero” in pineta, con la partecipazione ogni anno di migliaia di bambini di varie scuole primarie, elementari e medie del ravennate.
Durante le escursioni le scolaresche venivano accompagnate lungo i sentieri della pineta dai volontari che fornivano tutte le informazioni relative a storia, fauna, flora, ambiente e a tutto ciò che poteva interessare la curiosità dei ragazzi, quindi anche la storia della chiesina del Fossatone. Nel 2009, su richiesta di un gruppo di volontari, abituali frequentatori del luogo, il Comune in accordo con il parroco della frazione di Porto Corsini, di cui la chiesina era entrata a par parte, fece apporre in fondo alla piccola navata un dipinto su legno del pittore Antonio Fogli raffigurante la Madonnina del Fossatone, da allora posta come pala d’altare. Passati gli anni, con alterne vicende e con la sosta forzata a causa della pandemia, la chiesina ha un po’ accusato uno stato di semiabbandono. La situazione è però radicalmente cambiata, con una prospettiva di continuità, in occasione della Pasqua del Cacciatore che la Sezione comunale della Federcaccia di Ravenna ha organizzato il 15 aprile scorso. Ripulita e riqualificata dopo una manutenzione durata diversi giorni, effettuata dai soci volontari della Federcaccia comunale, la chiesina è stata riaperta per una liturgia in commemorazione delle guardie venatorie e per la benedizione degli animali.
“È un’iniziativa, la prima di questo genere, con la quale ci proponiamo due obiettivi primari – ha detto nell’occasione Fabio Fanelli, dal 2019 presidente della Sezione comunale – Il primo obiettivo è la riqualificazione della chiesina del Fossatone, chiamata così perché si trova nelle vicinanze del canale che entra in pineta. A quella chiesa i cacciatori sono molto affezionati e non solo loro. Anche per fungaioli e pinaroli era un punto di ritrovo e di aggregazione. Ma era anche un sito in cui ci si sposava. Si trovava in condizioni di semi-abbandono. Ci siamo fatti carico della manutenzione e della riqualificazione e grazie al lavoro di tanti di noi siamo riusciti a rimetterla a nuovo. E sabato 15 aprile siamo stati molto contenti di avere restituito alla comunità una bella chiesetta come questa. L’altro obiettivo è quello di far conoscere all’opinione pubblica l’attività della Sezione comunale di Ravenna. I cacciatori sono anche coloro che durante l’anno s’interessano del controllo e della manutenzione del territorio e dell’ambiente, in collaborazione con il Comune di Ravenna (proprietario delle pinete di San Vitale e Classe – Nda): puliamo le pinete, gli stradelli di accesso, organizziamo giornate ecologiche, monitoriamo la fauna e, in sinergia con l’Ausl, l’evoluzione delle malattie di cui questi animali sono a volte portatori, tra le quali l’aviaria. E siamo di supporto anche per il controllo delle attività di bracconaggio, ancora purtroppo praticato. Non tutti sanno che questo è un aspetto importante della nostra attività”.
Tutte le autorità invitate hanno onorato l’invito, dal prefetto di Ravenna, De Rosa, alla comandante Mazzotti della Polizia provinciale, al comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Ravenna, ten. col. Giovanni Nobili, all’assessore comunale alle Aree naturali e Parco Delta del Po, Giacomo Costantini, al dirigente del Servizio Tutela Ambiente e Territorio, Stefano Ravaioli, ad Aida Morelli e Massimiliano Costa, rispettivamente presidente e direttore del Parco del Delta del Po, a don Dario Kesicki, parroco di Porto Corsini a cui la chiesina fa capo. Sulla manifestazione è disponibile su YouTube il filmato della giornata. La giornata si è chiusa con un picnic offerto dalla Sezione comunale Federcaccia. L’iniziativa appena descritta ha costituito il momento culminante delle attività che la Federcaccia di Ravenna ha messo in campo nella primavera del 2023. Infatti, nelle domeniche del 12, 19, 26 marzo e 2 aprile i volontari della Federcaccia hanno dato il loro contributo per le passeggiate didattiche-ambientali dell’Operazione Occhio Verde, iniziativa rivolta a bambini e bambine, a partire dai 6 anni e alle loro famiglie, in Pineta San Vitale. Passeggiate in mezzo alla natura, per osservare e per conoscere gli ambienti naturali e gli animali che li abitano, allo scopo di contribuire alla costruzione di una coscienza rispettosa dell’ambiente e degli animali, facendo conoscere ambienti tipici e consentendo un primo approccio al birdwatching. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato al Decentramento del Comune, vede la collaborazione delle associazioni Amici del 243, Ekoclub e Federazione italiana della caccia, i cui volontari accompagnano ogni anno i gruppi dei partecipanti durante le escursioni. Impegno svolto allo stesso modo nelle giornate organizzate dall’Ufficio Ambiente del Comune (ceasra21@comune.ra.it) per escursioni dello stesso tipo nella pineta di Classe.
Insieme al Ceas Ravenna, al Parco del Delta del Po, al Comune di Ravenna, a Natour Biowatching e al Gruppo Ippico La Piallassa, i volontari della Federcaccia comunale hanno prestato la propria opera anche sabato 1° aprile per le operazioni di pulizia della pinetina adiacente al suddetto Centro Ippico, in occasione della prima Festa della Rondine, esperienza di tutela e conservazione dei nidi delle rondini che coinvolgono il Camping Reno di Casalborsetti e la scuderia del Centro Ippico. Dello studio si occupano espressamente il gruppo STERNA (Studi Ecologici Ricerca Natura Ambiente) e l’Ateneo di Bologna. Le finalità con cui è stata pensata e sviluppata l’edizione numero uno della Festa della Rondine sono quelle di sensibilizzare sull’importanza di tutelare rondini, rondoni, balestrucci e gli ecosistemi che li ospitano. In un mondo che cambia velocemente, sono necessarie tutte le energie a disposizione, per collaborare e raggiungere insieme quel risultato di tutela e conservazione ambientale, faunistica e storica che è lo stesso per tutti.
Tratto da “Federcaccia e la cura della chiesina del Fossatone”, di Roberto Aguzzoni, Caccia & Tiro 08/2023.
Nelle immagini qui riportate: la chiesina del Fossatone, nella Pineta San Vitale a Ravenna. Tuttora consacrata, ha una propria storia risalente agli inizi del secolo scorso; un volontario della Fidc di Ravenna intento alla pulizia della campana dell’edificio; uno dei compiti assolti dal volontariato venatorio è l’accompagnamento di bambini e famiglie in passeggiate didattiche nelle pinete di Ravenna.