NESSUN MALTRATTAMENTO DI ANIMALI IN UN ALLEVAMENTO A SCOPO VENATORIO: STORICA ORDINANZA

A ribaltare punto per punto, ad una ad una le tesi accusatorie portate avanti sia dai veterinari dell’Agenzia di tutela della salute (Ats) che dall’autorità Ipg del Corpo forestale dello Stato, è stato il past president di Assoarmieri, l’avvocato Antonio Bana. Tesi accusatorie contenute nelle querele e denunce avanzate dalle Associazioni animaliste, Lega antivivisezione inclusa, in base alle quali nel mantovano era stato posto sotto sequestro, per presunti maltrattamenti agli animali, un allevamento di fagiani a scopo venatorio. L’ordinanza del Tribunale del riesame di Mantova, n. 690/24 R.G.N.R. dello scorso 30 luglio, ha decretato invece il totale dissequestro di tutti gli animali, poiché il provvedimento del Pm e del Gip sono risultati, si legge nell’ordinanza: “carenti del fondamentale requisito di legittimità della misura cautelare reale impugnata consistente nel fumus commisi delicti” (frase quest’ultima in latino che significa “probabilità di effettiva consumazione del reato” – Nrd). Per arrivare a questo storico risultato, oltre al contributo di Bana, è stata fondamentale anche la consulenza fornita dal professor Vigo del Dipartimento di Veterinaria dell’Ateneo di Milano. Si è pertanto trattato di un importante precedente per salvaguardare tutte le realtà produttive che svolgono un tipo di attività a fini venatori nel rispetto di rigorosi protocolli a norma di legge.


Un’ordinanza dello scorso 30 luglio emanata dal Tribunale di Mantova ha richiesto il dissequestro di un allevamento di fagiani destinati all’attività venatoria, accusato dalle Associazioni animaliste di maltrattamento degli animali.


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