È notizia di qualche giorno fa che il Tribunale amministrativo regionale di Palermo, con l’ordinanza n. 522/2024, ha nuovamente rigettato il ricorso presentato lo scorso 6 settembre dalle Associazioni ambientaliste che mirava ad ottenere la sospensione totale dell’attività venatoria per la stagione in corso. Nella fattispecie, l’istanza cautelare depositata riteneva “illegittimo il calendario venatorio, nella misura in cui ha previsto la possibilità di esercitare l’attività venatoria, nonostante la crisi determinata dal periodo di siccità che ha colpito alcune aree della Regione, anche in alcune giornate in preapertura”. Viva soddisfazione è stata espressa dagli avvocati incaricati da Fidc, Gagliano Accursio e Augello Accursio, supportati dai consulenti dell’Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia: una sinergia che ha prodotto strumenti tecnici utilizzati per controbattere le tesi pretestuose avanzate dagli ambientalisti. A questo punto si attendono gli esiti di un’auspicabile bocciatura relativamente anche al ricorso fatto dalle Associazioni, la cui udienza pubblica è programmato per il prossimo 4 dicembre.
Il Tar di Palermo ha condiviso le eccezioni presentate dai consulenti legali di Federcaccia relative all’infondatezza della richiesta di sospensione totale dell’attività venatoria avanzata dalle Associazioni ambientaliste – Foto Public domain, via Wikimedia Commons