NELLO SPORT… MAI DIRE MAI

Vorrei cominciare questo nuovo viaggio allinterno del mondo del coaching con una frase letta qualche anno fa e che da allora si è impressa nella mia mente. La frase in questione è stata pronunciata della prima donna che ha ottenuto nel 1903 (oltre 120 anni fa) il premio Nobel per la fisica: la polacca Marie Curie, che affermava: La vita non è facile per nessuno di noi, dobbiamo avere perseveranza e soprattutto dobbiamo credere fermamente in noi stessi. Dobbiamo essere convinti di essere dotati per qualcosa e che questa cosa deve essere raggiunta, il nostro obiettivo deve essere raggiunto”. Un po’ come tutti gli sport: hanno bisogno di una forte convinzione che parte dallinterno della nostra anima, del nostro cuore e della nostra testa, dobbiamo quindi essere i primi sponsor di noi stessi e il titolo di questo articolo, Mai dire mai” la dice piuttosto lunga. Quali possono essere gli strumenti da usare per essere sempre presenti nel qui e ora”? In quel sistema che ci fa vivere il presente e crea in noi solo positività, tenendo lontano tutti i pensieri negativi e angoscianti che ci possono attanagliare quando entriamo in pedana. Vediamo insieme da dove partire… tra perseveranza e ansia da prestazione, sono tutti validi strumenti, oltre che super allenanti, per ottimizzare la nostra miglior performance.

LA PERSEVERANZA E LA GRATIFICAZIONE
Nello sport la perseveranza è un tratto fondamentale che caratterizza gli atleti di successo. Rappresenta la capacità di continuare ad impegnarsi, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che si presentano lungo il cammino per raggiungere un obiettivo. Gli sportivi perseveranti hanno una forte motivazione interna che li spinge a superare le sfide, ad affrontare i momenti di insuccesso e a mantenere alta la propria determinazione. Questa capacità di resistere alle avversità, di apprendere dagli errori o da sonore sconfitte, continuando a lavorare duramente per migliorare, è ciò che li porta ad ottenere risultati eccellenti nelle competizioni che contano. La perseveranza inoltre può impartire importanti lezioni di vita, come la resilienza, la disciplina e la gratificazione del duro lavoro. La gratificazione è la sensazione di soddisfazione, piacere o felicità che si prova in seguito al raggiungimento di un obiettivo o allesperienza di qualcosa di positivo. Può derivare dallattuazione di un compito difficile, dal conseguimento di un successo, dalla realizzazione di un desiderio o dalla ricezione di un riconoscimento. La gratificazione può essere sia di natura materiale che emotiva e può essere vissuta in diversi ambiti della vita, come il lavoro, lo sport, le relazioni personali o anche semplicemente attraverso piccole soddisfazioni quotidiane. La gratificazione può avere un impatto significativo sul benessere psicologico ed emotivo di un individuo, poiché contribuisce a rafforzare il senso di realizzazione personale, lautostima e la motivazione. Per le competizioni questo è un grande successo: riuscire a mettere in pratica e a percepire limportanza della perseveranza e della gratificazione farà fare un enorme salto di qualità e in pedana tutto ciò sarà una ventata di ottimismo. Possono quindi essere un potente motivatore per perseguire nuovi obiettivi, poiché offrono una valida ricompensa agli sforzi compiuti, perché con noi stessi dobbiamo essere buoni” e al momento giusto dobbiamo premiarci… questo passaggio non va dimenticato!

LANSIA DA PRESTAZIONE
Sicuramente una brutta bestia”, lansia da prestazione. Spesso arriva in maniera improvvisa rendendoci inabili a compiere il gesto sportivo in modo perfetto o disturba il nostro pensiero positivo finendo per marcare in maniera negativa la nostra competizione. Lansia da prestazione sportiva è un disturbo che può avere un impatto significativo sulle prestazioni degli atleti. Le sue manifestazioni possono essere varie e includono tensione muscolare, difficoltà di concentrazione, accelerazione del battito cardiaco e sensazioni di nervosismo o paura. Questo stato dansia può derivare da diversi fattori, come la pressione esterna per raggiungere determinati obiettivi, il timore del fallimento, la mancanza di fiducia in sé stessi o la paura del giudizio altrui. Anche involontariamente, infatti, il giudizio di chi ci sta osservando ci costringe ad effettuare errori macroscopici che spesso non riusciamo a capire. Ed è dovuto anche al fatto che non alleniamo a sufficienza la nostra mente a controbattere questi fattori esterni, perché il nostro primo pensiero è quello di scendere in campo e fare fuoco.
Le gare esigono anche una preparazione extra tecnica o pratica. Io lo ripeto allinfinito che le gare si vincono lontano dal campo con la dovuta preparazione mentale, con i concetti e la nostra forza di volontà. Dobbiamo passare allazione se vogliamo conquistare il successo sportivo e se vogliamo valorizzare la nostra immagine di sportivi vincenti. Ribadisco, niente è facile ma se vogliamo, possiamo, perché tutto dipende da noi.  Per provare a gestire lansia da prestazione in modo efficace, è essenziale adottare alcune strategie specifiche, come quelle di seguito elencate.
1) Tecniche di respirazione e rilassamento: praticare regolarmente la respirazione profonda e le tecniche di rilassamento muscolare può essere di grande aiuto nel ridurre la tensione e lansia durante le competizioni.
2) Pensiero positivo: immaginare mentalmente di eseguire con successo le prestazioni sportive desiderate, questo fa parte dellimagery, di quello strumento che ci aiuta a relegare al primo posto tutti quei fotogrammi positivi che ci rendono più leggeri e ci fanno vivere al meglio il qui e ora”, arma fortissima per esprimere appieno tutte le nostre potenzialità.
3) Visualizzazione: altro concetto allenante e potente allo stesso tempo. La visualizzazione serve ad effettuare un allenamento a qualsiasi ora del giorno e della notte, indipendentemente da quanto tempo abbiamo a disposizione per poterci allenare in maniera reale. Dobbiamo crearci un reel che comprende tutto ciò che facciamo quando andiamo in allenamento. La cosa migliore sarebbe registrarlo in un audio che poi ci aiuterà a percepire tutte quelle azioni allenanti e ad usare i nostri 5 sensi.

CONCLUSIONI
Spero di essere riuscito a far comprendere che Mai dire mai”, oltre ad essere il titolo dellarticolo, è il concetto di base che ci fa capire che le nostre sconfitte devono essere materiali per poter conquistare la prossima competizione, perché nel tiro a volo non si molla mai. Il percorso di coaching ti cambia limpatto con la gara e ti rende un vincente per natura: AlimentaLaMente”!


Tratto da “Nello sport… mai dire mai”, di Giorgio Fabris, Caccia & Tiro 09/2024.


Nella pratica sportiva la perseveranza è un tratto fondamentale che caratterizza gli atleti di successo. Rappresenta la capacità di continuare ad impegnarsi, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che si presentano lungo il cammino per raggiungere un obiettivo.

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