La presenza di lupi sul nostro territorio è in crescita ormai da tempo. Secondo una stima effettuata dal Copa-Cogeca (organizzazione portavoce degli agricoltori e delle cooperative agricole dell’Unione Europea), nel periodo 2021-2022 la percentuale di questo incremento si attesta sull’ordine dell’87%. In base invece al Rapporto ISPRA, i lupi italiani sarebbero circa 3600, escludendo gli ibridi, che rappresentano ormai una fetta molto consistente della specie. Questo aumento comporta una serie di “effetti indesiderati”, a partire dai frequenti avvistamenti anche in prossimità dei centri abitati, alle predazioni del bestiame e degli animali domestici. E tra gli “effetti indesiderati”, il fatto che le prede del grande carnivoro sono diventati anche i cani da caccia e non solo. Ecco pertanto motivato il lancio del primo censimento sulla predazione dei cani a cura del Coordinamento nazionale Cacciatrici Federcaccia, con il prezioso supporto dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro-Ambientali Fidc, che vedrà convolte numerose Regioni. Una raccolta dati molto importante che prevede, da parte di coloro che hanno subito la perdita del loro ausiliare a causa di un attacco di lupi, , oppure l’inoltro di segnalazioni a: coordinamento.cacciatricifidc@gmail.com.
Della predazione compiuta dal lupo si parlerà anche in occasione di EOS Show a Veronafiere, durante un convegno che avrà tra i relatori la dottoressa Giorgia Romeo dell’Uffici Studi e Ricerche Federcaccia e il professor Paolo Ciucci dell’Università La Sapienza di Roma.
La raccolta dati sulla predazione del cane da caccia da parte del lupo può essere fatta compilando un apposito questionario online o inviando una mail al Coordinamento Federcacciatrici – CC BY-SA 4.0