La nostra autorevole guida in questo approccio ai fondamentali del tiro a volo è il , preparatore atletico delle squadre nazionali di trap e skeet della Fitav (Federazione italiana tiro a volo), le cosiddette . Per “mirare” a una stagione agonistica al top, occorre pianificare nei minimi dettagli – anche a seconda del mese dell’anno – un programma di allenamento che deve contemplare 5 punti fondamentali: la competizione principale; le competizioni secondarie; il day training; i mezzi e i metodi di allenamento; le capacità motorie da sviluppare. “Un altro fattore da tenere in considerazione sono le percentuali (volume e intensità) da abbinare ai carichi di allenamento a seconda del periodo considerato. Nel periodo preparatorio (novembre-febbraio) è importante fare molto volume (70%), mentre l’intensità si deve mantenere intorno al 30%. Nel periodo agonistico (marzo-settembre) invece la situazione si ribalta: volume 25/30% e intensità 75/80%. Naturalmente queste percentuali non sono rigide: è il preparatore atletico infatti che deve saperle dosare a seconda dell’atleta che sta allenando in quel momento. La pianificazione e la programmazione sono due parametri da tenere sempre in considerazione, soprattutto per chi, come un preparatore atletico, ha la responsabilità di portare atleti di assoluto valore ad esprimere il massimo delle proprie potenzialità in un determinato giorno dell’anno, per poter salire sul gradino più alto del podio. E naturalmente ognuno deve porsi degli obiettivi che sono alla propria portata”.
Competizione principale
Si tratta della gara in cui il tiratore e la tiratrice devono trovarsi al massimo della forma fisica e tecnica e nel corso di una stagione sportiva ce ne possono essere non più di due.
Competizioni secondarie
Sono le gare propedeutiche, attraverso cui ci si avvicina alla gara principale: danno la misura tangibile dello stato di forma raggiunto in quel preciso momento e lasciano ancora spazio all’inserimento di modifiche nel piano di allenamento, se ritenute necessarie.
Day training
Quanti giorni effettivi durante la settimana vanno dedicati alla preparazione fisica? Dipende in genere dall’attività dell’atleta ma è al tempo stesso anche una valutazione molto soggettiva. Ad esempio, se un atleta è di alto livello (tiratore nazionale), si consigliano 5/6 giorni settimanali. Se il tiratore/la tiratrice appartengono alla categoria Juniores, 3/4 giorni a settimana. Se l’agonista è un Seconda e Terza categoria, 2/3 giorni a settimana e infine se Veterano o Master, sono sufficienti 1/2 giorni a settimana.
Mezzi e metodi di allenamento
Per stabilire quali attrezzature utilizzare e la metodologia da seguire, bisogna considerare l’età dell’agonista e il suo day training.
Capacità motorie da sviluppare
Per sviluppare le capacità motorie sono imprescindibili i due punti precedenti: i mezzi e i metodi definiti e i giorni da deputare all’allenamento.
A chi sono rivolti gli esercizi
Gli esercizi proposti sono stati strutturati per 3 tipologie di agonisti:
- atleta della specialità fossa olimpica, di 25 anni, appartenente alla squadra nazionale;
- atleta della specialità skeet, di 17 anni e quindi della categoria Under 20.
- atleta di una specialità non olimpica (fossa universale, elica, compak sporting, sporting, tiro combinato), di 40 anni.
Tratto da: “Teoria e metodologia dell’allenamento”, di Fabio Partigiani, Caccia & Tiro 4/2021.