Le Olimpiadi di Parigi sono ormai alle porte: la cerimonia di apertura verrà aperta ufficialmente venerdì 26 luglio per cui, quando leggerete questo articolo, il grande appuntamento sarà a tutti gli effetti iniziato. Dopo 2 quadrienni la squadra italiana si presenterà ai Giochi al completo sia nel trap (2+2) che nello skeet (2+2). Il pass che ancora mancava, quello maschile nello skeet, è stato acquisito come ranking da Gabriele Rossetti. I magnifici 8 quindi sono pronti. È stata una stagione particolare, iniziata nel mese di ottobre 2023 con i primi raduni nei Centri di preparazione olimpica (Cpo) di Tirrenia e Formia. Nei mesi invernali gli atleti sono stati sottoposti a sedute di allenamento riguardanti lo sviluppo delle capacità coordinative e condizionali come: resistenza, forza veloce, rapidità, equilibrio, coordinazione oculo-manuale, mobilità articolare–elasticità muscolare. Ogni singola capacità motoria è stata trattata e sviluppata secondo i Principi della moderna Teoria e Metodologia dell’allenamento. Analizziamo allora ogni singola capacità motoria per dare un preciso riscontro sui metodi e mezzi di allenamento utilizzati per il loro sviluppo.
RESISTENZA
È sicuramente la capacità motoria più importante nel tiro a volo. Ed è quella meno amata, in quanto occorrono sacrificio, concentrazione e tenacia nel non mollare mai. Spesso bisogna correre, camminare o pedalare all’aperto anche quando il tempo è inclemente. Naturalmente si possono fare gli stessi gesti motori in palestra, ma farlo fuori è un’altra cosa. Quando finisci di correre o di pedalare senti dentro di te una forza incredibile, che è quella che ti supporterà durante i momenti di crisi che intervengono quasi sempre durante la serie. Come lavoro aerobico è da prendere in considerazione anche il nuoto. È l’atleta che sceglie il lavoro aerobico più adatto alle proprie caratteristiche. La cosa fondamentale è che sia un lavoro lungo nel tempo a bassa intensità. Il valore della frequenza cardiaca ci dirà a quale soglia dobbiamo allenarci (valori medi 125/135 battiti per minuto – Nda).
FORZA VELOCE
All’inizio della mia esperienza come preparatore atletico della squadra italiana, posso dire di avere incontrato molte difficoltà quando nella programmazione annuale ho inserito dei microcicli per lo sviluppo di questa importante capacità motoria. La maggior parte delle persone, atleti e non, considerava la forza veloce come uno spreco di energia che non avrebbe portato a nessun risultato. Il concetto comune era che il muscolo sarebbe aumentato di volume creando delle difficoltà nel momento in cui il fucile veniva imbracciato. Nel lavoro di forza veloce non c’è aumento della massa muscolare, bensì solo tonificazione perché il numero delle ripetizioni è elevato (12/15 x 3/4 serie), il che significa che stiamo lavorando al 50/60% del proprio massimale.
Il beneficio di sviluppare questa capacità motoria è di avere una muscolatura tonica che permette di evitare la sensazione di fatica quando il fucile, del peso di 3,8/4,0 kg, viene imbracciato per 25 volte durante la serie.
RAPIDITÀ
Sono quelle esercitazioni che vengono eseguite in tempi molto brevi (10”, 15”, 20”) al massimo della velocità. Per questi lavori il mezzo di allenamento più efficace è il salto alla corda. È un allenamento completo che sottopone l’apparato cardio-respiratorio a sollecitazioni intense. Naturalmente prima di arrivare a inserire queste sedute di allenamento è importante insegnare agli atleti i vari tipi di salti alla corda. Quando sono stati memorizzati e l’esecuzione è buona, possiamo inserirli nei microcicli settimanali.
EQUILIBRIO
È una capacità coordinativa molto importante nel tiro a volo. Nonostante sia uno sport statico, inserire questo tipo di esercitazioni migliora notevolmente la stabilità in pedana e la postura, dato che lavorando in condizioni di equilibrio instabile, viene interessato e di conseguenza potenziato tutto il core (parete addominale e lombare).
I lavori per migliorare l’equilibrio vengono effettuati con i seguenti attrezzi: fitball, bosu, discosit e qualsiasi pedana instabile.
COORDINAZIONE OCULO-MANUALE
Le palline da tennis. Il mio fiore all’occhiello. Le ho inserite nel 1996 per le Olimpiadi di Atlanta. Hanno avuto un successo incredibile. La novità che mancava nel tiro a volo. All’inizio c’era molto scetticismo. Molti si chiedevano quale fosse l’utilità di queste esercitazioni. Presto spiegato. Permettono di sviluppare e migliorare la concentrazione e l’attenzione al massimo. I risultati sono stati molto evidenti nel corso degli anni. Quasi tutte le nazioni durante l’attivazione pre-pedana inseriscono le palline da tennis.
MOBILITÀ ARTICOLARE-ELASTICITÀ MUSCOLARE
È fondamentale dedicare del tempo durante la seduta di allenamento allo sviluppo di questa importante capacità motoria. Da molti considerata una perdita di tempo, noiosa da fare e praticamente inutile. Niente di più sbagliato. Lo stretching, sia attivo che passivo, aiuta la muscolatura ad essere più elastica e meno soggetta a traumi muscolari (stiramenti, strappi, contratture). Inoltre, a livello osseo permette di migliorare notevolmente l’escursione articolare. Come si può notare da quanto sin qui descritto, nulla è stato lasciato al caso. Ormai, senza una pianificazione mirata, difficilmente si possono conseguire risultati importanti. Il tiro a volo è uno sport atipico. Può dare il momento di gloria a tutti. Sia all’atleta con qualche chilo di troppo, sia a quello con una buona condizione fisica. Capita la giornata fortunata e puoi vincere una gara importante. Ma rimane un episodio che difficilmente si può ripetere. Se vuoi essere competitivo per molti quadrienni devi programmare la tua stagione agonistica mese per mese. Sapere quando sviluppare quella determinata capacità, saper dosare i carichi di allenamento nelle giuste percentuali per quel determinato atleta, capire quando è opportuno cambiare strategia di allenamento per dare al tiratore nuove motivazioni, sono tutte considerazioni che ho dovuto affrontare per portare la condizione fisica degli atleti a livelli ottimali. Gli 8 atleti che parteciperanno ai Giochi Olimpici avranno una programmazione differente rispetto agli altri atleti della squadra nazionale. Sono due percorsi differenti, con metodologie diverse.
Dover essere in forma a fine luglio-primi di agosto è completamente differente dall’essere in condizione a marzo, aprile o maggio. Chi raggiunge il sogno olimpico deve mettersi in una condizione mentale completamente differente rispetto al resto della squadra. Tutti i raduni e le competizioni che vengono programmati sono mirati per arrivare all’appuntamento olimpico alla massima condizione psico-fisica. La squadra italiana è competitiva. La speranza di tutti noi, addetti ai lavori e non, è quella di vedere i nostri meravigliosi 8 atleti sul gradino più alto del podio.
Tratto da “La preparazione olimpica: road to Paris 2024”, di Fabio Partigiani, Caccia & Tiro 06-07/2024.
Il preparatore atletico Fabio Partigiani osserva Valerio Palmucci sul bosu mentre lancia la palla medica – Foto Fitav