Con una delibera della Giunta regionale l’Emilia-Romagna ha approvato il piano di controllo del colombaccio per il prossimo quinquennio, perché si tratta di una specie in forte espansione che può provocare danni alle colture agricole. In questo modo l’animale non è più considerato di elevato interesse venatorio. Ecco perché la Federazione italiana della caccia sta cercando di intervenire in tutte le sedi istituzionali perché vengano rispettate tutte le necessità delle parti in causa rappresentate da cacciatori e agricoltori, ma anche dalla fauna stessa, affinché non vengano compromessi i delicati equilibri rappresentati dalle esigenze dei mondi interessati. La più grande associazione di cacciatori della nazione contesta il fatto che non sia stato organizzato subito un consulto fra i vertici della regione interessata e Fidc per realizzare insieme un piano di intervento che fosse condiviso, ma soprattutto adeguato. La delibera sul controllo del colombaccio, approvata a novembre 2024, a questo punto dovrà essere messa in pratica secondo precise linee guida in tutta la Regione e con le adeguate verifiche. Ecco perché si chiede che per una corretta applicazione della normativa sui piani di controllo si intervenga con rigidità a proposito delle azioni da sostenere e sul numero di capi da abbattere.
(Fonte – Consiglio di Presidenza Federazione italiana della caccia Emilia-Romagna)
Una delibera della Giunta regionale l’Emilia-Romagna ha approvato il piano di controllo del colombaccio per il prossimo quinquennio, perché si tratta di una specie in forte espansione che può provocare danni alle colture agricole – Foto Archivio Foti