Proseguono a ritmo incalzante le attività di volontariato che vanno sotto il comun denominatore dell’Operazione Paladini del Territorio. Un’edizione, quella odierna, dell’iniziativa lanciata anni fa da Fondazione Una (Uomo – Natura – Ambiente) che si presenta in un format rinnovato. Non è più infatti limitata ad un ristretto arco temporale grazie ad una piattaforma molto ben strutturata, che è in grado di raccogliere tutte le azioni condotte a livello locale e nazionale dalle Sezioni venatorie. Con la finalità quindi di porre a sistema durante i 12 mesi dell’anno tutto ciò che è riconducibile alla tutela ambientale. Ancora una volta Fondazione Una si avvale della preziosa collaborazione di Assoarmieri, Federcaccia Enalcaccia, Arcicaccia e ad appena 2 mesi dall’apertura delle iscrizioni, l’Operazione Paladini del Territorio registra già una sorta di piccolo grande record: sono più di 50 le iniziative candidate, per complessive 600 ore “donate alla comunità dai cacciatori”, come riporta il comunicato stampa della Fondazione. A dare lo start alla prima tornata degli interventi sul territorio sono stati un centinaio di volontari, facenti parte delle seguenti realtà: Federcaccia comunale di San Daniele del Friuli; Sezione Federcaccia di Cremona; le Sezioni Fidc di Provaglio Val Sabbia, Polevano, Borgonato di Corte Franca; quella intercomunale Vilmo Aluigi di Ponte Buggianese e Massa e Cozzile; il Circolo Cacciatori Naturalisti Palmesi di Reggio Calabria; l’Associazione Cpa di Carpenedolo e le Associazioni venatorie cecinesi – Comitato di gestione Aac Laghetti della Magona.
Ad appena 2 mesi dall’apertura delle iscrizioni, l’Operazione Paladini del Territorio registra già una sorta di piccolo grande record: sono più di 50 le iniziative candidate, per complessive 600 ore “donate alla comunità dai cacciatori” – Foto Fondazione Una