Tra gli sforzi messi in campo da Fondazione UNA per preservare l’ambiente e la biodiversità, la campagna nazionale Operazione Paladini del territorio che si è avvalsa del tam tam e delle azioni concrete delle Associazioni venatorie, che hanno chiamato a raccolta i loro volontari e le rispettive famiglie nelle date deputate all’iniziativa. Sono state quindi programmate un centinaio di attività, tra cui il recupero di rifiuti abbandonati, di ingombranti come finestre, materiale edile di risulta, pneumatici, materassi, elettrodomestici di ogni tipo e di rifiuti pericolosi quali l’eternit recuperato a Montelupone (Mc) o come le siringhe raccolte e smaltite a Macerata. Non solo: nelle piemontesi Val Chisone, Val Pellice e Val Germanasca una catena umana fatta di giovani volontari e colleghi più anziani ha contribuito alla rimozione di 800 chilogrammi di rifiuti ingombranti disseminati nei boschi e in riva a torrenti. Sono stati altresì ripristinati percorsi urbani, rurali e sentieri nelle campagne calabresi di Lago (Cs) e allestite delle strisce tagliafuoco a scopo preventivo in caso di incendi. Altre località – al Nord, al Sud e al Centro – che hanno assistito ad un’energica mobilitazione pro ambiente, in cui sono state cooptate persino le scolaresche, sono state Ischia, Rignano sull’Arno, Marsala, Orvieto e Pordenone. Così come in Puglia, Calabria e Lombardia a scendere in campo fattivamente sono state più di 800 persone.
Sono state decine e decine le azioni di tutela ambientale promosse in molte regioni italiane da Fondazione UNA con l’Operazione Paladini del territorio. Coinvolti più di 3000 volontari chiamati a raccolta dalle Associazioni venatorie.