La proposta di aggiornare la legge 157/92 sulla fauna selvatica lanciata dal Ministro Francesco Lollobrigida ha scatenato le reazioni più disparate da parte del mondo ambientalista, che ha cominciato a lanciare fake news attraverso i canali social e usando mezzi di informazione compiacenti. Prontamente è arrivata la risposta dellaFederazione italiana della caccia che con una campagna di informazione tutta nuova ha deciso di entrare nel mondo della comunicazione virale. Proprio in questi giorni sulle pagine dei quotidiani nazionali “Corriere dello Sport”, “Il Tempo”, “Il Messaggero”, “la Repubblica” e “Il Mattino” è possibile trovare la pagina pubblicitaria che attira l’attenzione come poche. “Non fare il Tordo” si legge nello slogan promozionale firmato Fidc di chiaro impatto con il sottotitolo “Non credere a tutto quello che dicono” e poi, “La caccia è una cosa seria e merita un’informazione seria”.
Per commentare questa novità abbiamo interpellato il presidente nazionale, Massimo Buconi: “Abbiamo deciso di implementare la campagna di comunicazione per contrastare questa ondata di cosiddetta informazione tesa a suscitare reazioni dell’opinione pubblica con iperboli comunicative. Penso ai titoli che abbiamo visto sui giornali nazionali e sui social che richiamavano alla ‘Caccia in spiaggia’ solo per attirare l’attenzione, ovviamente impossibile da mettere in pratica. Ma veramente qualcuno può far ipotizzare che i cacciatori possano girare fra gli ombrelloni? Il nostro ‘Non fare il tordo’ è una risposta per provocare una riflessione, perché finora in materia di caccia si è preferito suscitare reazioni e non a invitare a ragionare e approfondire l’argomento. Di recente ho anche visto un video con protagonista una giornalista che richiamava l’attenzione sul fatto che non si potrà più uscire nei propri giardini per paura dei cacciatori… Anche in questo caso è una vera e propria esagerazione perché le norme impediscono questi atteggiamenti. Agendo in questo modo ci sembra che non si voglia affrontare in maniera razionale il problema di comunicazione sulla legge sulla fauna. Fermo restando che le idee vanno rispettate, però questa è una manipolazione vera e propria che ci sembra inopportuna. Abbiamo letto anche che verrà autorizzata la caccia nella proprietà privata… e dove è la novità?! Da sempre si caccia nelle proprietà private delle superfici agricole e delle aziende faunistiche, sempre rispettando le regole imposte dalla legge. Ovviamente chi scrive queste cose approfitta della situazione perché le persone che sono al di fuori del nostro mondo, associano la proprietà privata con il giardino di casa, ma non è affatto così. L’intento della nostra campagna è quello di invitare al ragionamento attraverso un messaggio nuovo e un po’ scherzoso. Si tratta di un vero e proprio cambio di passo nella strategia di comunicazione portata avanti da Federcaccia. In questo modo proviamo a entrare nella comunicazione virale per invitare tutti ad approfondire il tema che riguarda la nostra passione. Insomma, cerchiamo un confronto costruttivo attraverso questo metodo di comunicazione”. Nell’audio allegato potete ascoltare le parole di Massimo Buconi sull’argomento dell’articolo.
“Non fare il tordo” è la nuova campagna di comunicazione Federcaccia come strategia per contrastare le fake news contro la proposta di modificare la legge sulla fauna selvatica, la 157/92.