Nel corso dell’Assemblea della Delegazione Italiana CIC (The International Council for Game and Wildlife Conservation) a Milano, è stato presentato un volume molto interessante dal titolo “Monografia sul Cervo Sardo”, a cura di Enzo Berzieri e Nicolò Amosso (esponenti ABIF, CIC Expert e STJ). Volume che si inserisce nella scia di un’altra monografia sugli endemismi italiani – dedicata al Camoscio Appenninico che però non è mai stata pubblicata – realizzata da Giorgio Boscarol. La fonte primaria per reperire informazioni certe sulla specie trattata, è stato il Museo del Cervo Sardo Settefratelli di Cagliari, ma quanto sono stati avviati i contatti, nel 2019, c’è stata una lunga pausa d’arresto causata dalla pandemia e da altre problematiche, per cui solo nel 2022 sono “potuti cominciare i lavori”, grazie anche alla mediazione attuata dalla dottoressa Fassò. La spedizione, attraverso i preziosi suggerimenti del dottor Stefano Mattioli, ha sin da subito assunto una connotazione più scientifica, dando così modo agli autori di dividere la Monografia in due sezioni distinte: da un lato la descrizione della sottospecie Cervo Sardo (Cervus elaphus corsicanus) di cui si è occupato il dottor Mattioli e dall’altro la presentazione dei dati scaturiti dallo studio dei 17 reperti intatti presenti nel Museo cagliaritano. Ad arricchire il tutto immagini e cartografie che servono più che mai ad illustrare la diminuzione e poi la graduale riconquista degli habitat in passato dimora del Cervo Sardo. Una ricerca, quella contenuta nel volume, che ha tra le sue peculiarità quella di essere stata la prima a raccogliere in maniera organica e puntigliosa questi dati, fornendo quindi un prezioso contributo per una maggiore conoscenza della sottospecie sarda.
La Monografia sul Cervo Sardo si divide in due sezioni distinte: da un lato la descrizione della sottospecie (Cervus elaphus corsicanus) e dall’altro la presentazione dei dati scaturiti dallo studio dei 17 reperti intatti presenti nel Museo del Carvo Sardo Settefratelli di Cagliari.