GHINI DALL’ANPAM: “SIAMO IL ‘GOTHA’ DELLA PRODUZIONE MONDIALE”

Anpam, l’Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportive e civili, ha recentemente pubblicato i dati dell’industria armiera per uso civile relativi al 2023, commissionati all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. È emerso che la crescita del fatturato rispetto al 2019 è del 59,5% e che il valore diretto e indiretto del settore ammonta a 8 miliardi di euro, e ha facendoto registrare un +7,6% per un contributo al Pil della nazione dello 0,38%. La maggior parte della produzione è destinata a all’estero: è infatti dell’87% il valore industriale esportato. Per comprendere meglio questi numeri abbiamo interpellato il presidente di Anpam, Giovanni Ghini, che ci ha confermato: “Siamo un vero e proprio volano per l’economia nazionale per un fattore qualitativo e quantitativo. Mi preme fare notare l’effetto che abbiamo sulla bilancia commerciale perché per le armi siamo vicini a un’esportazione del 90%, mentre per il settore del munizionamento siamo circa al 60% e sono tutti prodotti di grande qualità ‘Made in Italy’. A livello di prodotto interno lordo portiamo ricchezza al nostro Paese ed è una ricchezza in termini di peso economico. Siamo anche ambasciatori del Made in Italy, esattamente come le più famose case automobilistiche di lusso e non so se esiste un altro settore che può vantare così tanto export come il nostro”.

Grande soddisfazione è arrivata quest’estate dalle discipline di tiro alle Olimpiadi di Parigi, dove su gli atleti che hanno utilizzato prodotti italiani hanno conquistato 18 medaglie sulle 18 disponibili:Abbiamo stimato che il 90% degli atleti utilizza i nostri fucili e siamo su percentuali simili anche per le munizioni, siamo dunque il gotha‘ e rappresentiamo un sogno in tutto il mondo. Noi siamo espressione di tutte le fasce produttive, ma è con un pizzico di orgoglio che dobbiamo ammettere che i nostri prodotti sono sempre considerati di livello medio alto dal mercato con una diffusione molto allargata. Le nostre non sono mai battaglie sui prezzi, bensì sulla qualità ed è per questo che siamo molto apprezzati”, ci conferma il presidente.

E sulle armi da caccia? “Oggi i cacciatori, proprio come gli atleti, sono molto tecnici e ottenere il loro apprezzamento è una soddisfazione non da poco. Sapere di essere scelti nelle armerie di tutto il mondo da persone competenti e preparate, ci rende ancora più orgogliosi: all’estero c’è la tendenza a comprare italiano perché l’affidabilità e la qualità del prodotto vengono messe sul piatto della bilancia al momento della scelta. Per non parlare poi del nostro design, che piace sempre da morire. Per noi, però, pesano sempre le vicissitudini internazionali e dopo le penultime elezioni in Usa, che hanno visto imporsi i democratici, ad esempio, ci aspettavamo un calo del fatturato che, per fortuna, non si è verificato”. Abbiamo chiesto a Ghini cosa si aspetta dal futuro, dopo questo periodo nel quale abbiamo osservato il trend crescere così tanto: “Nel prossimo biennio attendiamo un consolidamento e sarebbe davvero molto positivo rimanere su questi numeri che hanno anche portato a una notevole crescita”.


Anpam: “Il settore è anche ambasciatore del Made in Italy, esattamente come le più famose case automobilistiche di lusso. Allo stato attuale sia cacciatori che tiratori sono molto tecnici e ottenere il loro apprezzamento è una grande soddisfazione” – Foto Beretta


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