Siamo in provincia di Ferrara. In un territorio che tra le sue bellezze, non solo naturalistiche, offre ai visitatori quelle che vengono chiamate le Delizie degli Estensi. E una di queste è il Castello di Mesola, che fa parte di un complesso di ben 19 residenze storiche dell’illustre casata. Costruito per volontà da Alfonso II d’Este, quinto duca di Ferrara, tra il 1578 e il 1583, fu utilizzato all’epoca come dimora per le battute di caccia nel vicino bosco di Mesola. L’edificio, a pianta quadrata con quattro torri pentagonali merlate, ospita al secondo piano il Museo del bosco e del cervo della Mesola. Si tratta di un animale dalle caratteristiche uniche nel suo genere, sia per aspetto fisico che per comportamento, che si trova unicamente nella Riserva Naturale adiacente al Castello. Le sale allestite celebrano la sua presenza in natura, nella storia e nell’arte della tradizione della Corte Estense di Ferrara. Il Museo racconta anche al pubblico del rapporto tra la Delizia e il territorio circostante: la Sacca e il porto di Goro, i fogli dell’erbario del pittore Filippo De Pisis, il ciclo della quattro stagioni nel Gran Bosco della Mesola con il leccio, l’orniello, il ginepro e la fillirea, la farnia, il frassino, il pioppo bianco, l’olmo e il carpino bianco, i picchi e le upupe, i gruccioni e il martin pescatore.
Il Museo del bosco e del cervo è allestito al secondo piano del Castello di Mesola, una delle cosiddette 19 Delizie degli Estensi: in origine era una dimora per le battute di caccia che venivano effettuate nel vicino bosco di Mesola.