Si dice, non banalmente, che la politica spicciola guardi soltanto all’immediato presente e l’autentico senso dello Stato esprima invece progetti in funzione delle generazioni future. Una Federazione sportiva deve certamente sposare la seconda azione e la Fitav, nel corso dei decenni più recenti, ha dimostrato addirittura di aver fatto di quel principio il proprio timone insostituibile. Appartiene proprio a questa visione del mondo il Progetto C.AR.E. che ha celebrato proprio recentemente la sua prima fase finale nazionale dopo i mesi di elaborazione a livello regionale. Abbiamo condotto a Roma alcune centinaia di ragazze e ragazzi che provengono da quelle regioni italiane che per prime sono state coinvolte in questa iniziativa. In molte altre regioni il Progetto si sta frattanto attivando in parallelo al coinvolgimento di tanti altri istituti superiori nelle aree già interessate all’esordio. Quel che è più interessante dei tantissimi aspetti già di per sé accattivanti di questa iniziativa, è che un considerevole nucleo di ragazze e ragazzi che ha sperimentato per la prima volta il tiro a volo con il Progetto C.AR.E. è già stabilmente in pedana. E non soltanto queste ragazze e questi ragazzi frequentano frattanto regolarmente gli impianti di tiro a volo – e questo rappresenterebbe immediatamente di per sé un ulteriore motivo di piacevole sorpresa – ma alcune e alcuni di loro stanno dimostrando una prepotente predisposizione e stanno conseguendo traguardi tecnici che meritano tutto il nostro plauso e tutta la nostra cura. Situazioni come quelle a cui ho appena fatto riferimento attribuiscono anche al nostro sport delle prerogative che probabilmente, almeno fino ad ora, non avevamo considerato con la dovuta attenzione. Nel contesto operativo del Progetto C.AR.E. il tiro a volo si dimostra infatti un duttile strumento con un’accessibilità sia tecnica che agonistica che forse sta sorprendendo perfino noi addetti ai lavori. Con questo scenario si configura dunque una situazione in cui il futuro in realtà è paradossalmente inseguito dal presente. E come ho voluto indicare nel titolo di questo mio intervento: in questo caso il domani esiste già e si confonde favorevolmente con l’oggi.
“Linea di tiro”, di Luciano Rossi, Caccia & Tiro 06-07/2023.
Luciano Rossi: “Nel contesto operativo del Progetto C.a.r.e. il tiro a volo si dimostra un duttile strumento con un’accessibilità sia tecnica che agonistica che forse sta sorprendendo perfino noi addetti ai lavori”.