LE PALESTRE FEDERALI

Un vecchio proverbio, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, recita così: Chi si ferma è perduto”. E la Fidasc, le cui due discipline – e (quasi) tutte le loro innumerevoli specialità – si perdono anchesse nei millenni, ha da sempre fatto sua questa fondamentale massima.

Fino dalla sua comparsa sullo scenario delluniverso sportivo nazionale, peraltro assai contrastata, anche da certi organi di stampa e da alcuni politici, la Fidasc non ha mai smesso di crescere, di allargare i suoi orizzonti, di perseguire quello che è il titolo stesso di questo appuntamento periodico: A caccia di sport”. Nel corso di poco più di un ventennio, questo incessante ampliamento dei suoi interessi sportivi ha plasmato una Federazione innegabilmente diversa: più completa, più moderna e più rispondente alle diverse esigenze di un bacino di giovani e giovanissimi atleti che, proprio come noi, sono alla costante ricerca di valori e di novità. Oggi le nostre specialità sportive coprono interamente tutte le sfaccettature del tiro e della cinofilia. Ma la crescita della Fidasc non si è limitata esclusivamente alla pratica meramente agonistica. Anzi, proprio a rendere questo sviluppo ancora più completo e organico, uno spazio sempre più ampio è stato dato alla identificazione e alla definizione scientifica di quella nuova” realtà complessa formata dal binomio atletico uomo-cane. Ho volutamente virgolettato nuova” perché, in realtà, esiste già il meraviglioso esempio fornito dalle specialità equestri. Il percorso di crescita federale nella disciplina della cinofilia non è certo avvenuto in modo caotico, disorganizzato ed estemporaneo. Al contrario, si è trattato di un cammino complesso, studiato e programmato, prestando, sempre e in ogni caso, la massima attenzione al benessere dellintero binomio ma con una particolare cura nei confronti delle esigenze – fisiche ma non solo – dellatleta a quattro zampe. Tutto lo scorso anno è stato dedicato alla definizione rigorosamente scientifica di un manifesto sul benessere del cane e ora che il Coni e Sport e Salute hanno certificato questa nuova dimensione sportiva e il valore delle certificazioni veterinarie che garantiscono il benessere del cane, lattività federale non si è certo esaurita ma possiamo dire che lobiettivo cambia. Lattenzione, infatti, è rivolta proprio allintero binomio atletico per renderlo sempre più affermato e, al tempo stesso, sicuro. Ecco, quindi, che si conferma il valore dellantico proverbio in quanto un Centro federale, particolarmente dinamico come quello di Campagna (Sa), ha sfornato uniniziativa per la quale è più che prevedibile una diffusione su scala nazionale: le palestre per il benessere del binomio uomo-cane. Come bene indica il termine, la palestra può essere intesa come esercizio e allenamento ma anche come gioco, scuola e insegnamento. Uomo e cane – non importa letà delluno o dellaltro, né la razza del nostro amico – saranno impegnati, con reciproca soddisfazione e beneficio, in una serie di attività ludico sportive di grande rilevanza, non solamente fisica ma anche sociale, nella quale il cane, già ufficialmente un atleta” a tutti gli effetti, diventa anche un ottimo mediatore sociale in grado di incentivare e facilitare linterazione tra i proprietari, offrendo un ulteriore stimolo alle semplici (e forse banali) uscite quotidiane. Non si tratterà delle solite passeggiate sul marciapiede ma di una vera e propria immersione nella natura effettuata con la compartecipazione di esperti, come veterinari, ornitologi, botanici o biologi. Di pari passo, anche il tiro – da quello a volo con la specialità dellenglish sporting, a quello a palla e a quello di campagna – sono e saranno al centro di unorganica implementazione che tiene doverosamente conto della sua natura di attività allaria aperta e fortemente motivante per i giovani e, soprattutto ultimamente, con un grande interesse delluniverso sportivo femminile. Anche in questo caso, mi piace sottolinearlo, siamo solo allinizio di un nuovo sviluppo, di una nuova crescita e di una nuova avventura. E presto ne parleremo più dettagliatamente.


“A caccia di sport”, di Felice Buglione, Caccia & Tiro 04/2024.


Il percorso di crescita federale nella disciplina della cinofilia non è certo avvenuto in modo caotico, disorganizzato ed estemporaneo. Al contrario, si è trattato di un cammino complesso, studiato e programmato, prestando, sempre e in ogni caso, la massima attenzione al benessere dellintero binomio, ma con una particolare cura nei confronti delle esigenze – fisiche ma non solo – dellatleta a quattro zampe.


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