LA FORMAZIONE IN AMBITO VENATORIO SALE IN CATTEDRA

Le “linee guida” Federcaccia in fatto di promozione sul territorio di quelle attività che vanno sotto il comune denominatore di “gestione venatoria”, prevedono una sorta di “passaggio obbligato” in aula. Ne è un esempio il programma di collaborazione che la Sezione FIDC di Petriolo, nel maceratese, ha instaurato con il Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise per i Corsi di Scienze e Tecnologie Forestali e Ambientali e Scienze e Tecnologie Agrarie, tenuti dalla docente Nicoletta Miraglia. Collaborazione che si è avvalsa, durante lo stage di formazione di 3 giorni, anche del supporto di alcuni esponenti del Coordinamento Giovani FIDC Marche e dell’ATC Macerata 2. Gli studenti che hanno preso parte alla 3 giorni didattica sono stati seguiti da Aldo Di Brita, dottorando universitario presso Unimol, E hanno avuto la possibilità di visitare il Centro di Raccolta e Lavorazione carni di selvaggina gestito dall’URCA Provinciale Macerata, a Caccamo di Serrapetrona, oltre ad essere ampiamente informati ad esempio sui Piani di controllo della fauna (come corvidi e cinghiali),  toccando con mano il lavoro che viene portato avanti nella Riserva Naturale Statale Abbadia di Fiastra.


La Sezione FIDC di Petriolo, nel maceratese, ha organizzato una tre giorni formativa per gli studenti dei Corsi di Scienze e Tecnologie Forestali e Ambientali e di Scienze e Tecnologie Agrarie del Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise.


Condividi l'articolo su: