LA CINOFILIA D’AUTORE PASSA PER LE MARCHE CON IL TROFEO SANT’UBERTO

Dopo le tappe di Osimo (An) e di Monte San Giusto (Mc) si è concluso con la finale di Corridonia (Mc) il 16° Trofeo Marche organizzato dalla Federazione italiana della caccia, evento con regolamento Sant’Uberto che ha attirato a ogni prova una cinquantina di partecipanti, iscritti nelle categorie Garisti inglesi, Garisti continentali, Cacciatori inglesi e Cacciatori continentali. Come si sa il Sant’Uberto rappresenta l’eccellenza delle prove cinofile Fidc: vengono valutate insieme le prestazioni del cane e del conduttore che rappresentano un vero e proprio binomio. Correttezza dei conduttori e abilità dei cani sono state valutate da esperti giudici regionali che alla fine dei turni hanno stabilito le classifiche. Nella categoria Cacciatori inglesi si è imposto su tutti Andrea Salvatori con il setter Asso, mentre nei Cacciatori continentali il gradino più alto del podio è stato conquistato da Nazzareno Verdicchio con il kurzhaar Rambo. Nelle categorie Garisti ha ottenuto il primo posto Renato Cariddi con Nilo (inglesi) e Leonardo Senesi con la griffon korthals Olimpia nei continentali (è abbastanza raro vedere razze come quest’ultima agli eventi cinofili – Ndr). Alla premiazione, fra i dirigenti Fidc, non poteva mancare il presidente della Sezione Fidc di Macerata, Nazzareno Galassi, che ha espresso la propria soddisfazione per la riuscita della manifestazione manifestando i complimenti ai concorrenti e all’organizzazione perché il Trofeo Marche si conferma un evento cinofilo imperdibile.


Con la disputa della 16ª edizione, il Trofeo Marche con regolamento Sant’Uberto si conferma un evento cinofilo imperdibile – Foto Federcaccia Macerata


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