IMPRONTE, GOCCE D’ACQUA E ADDIRITTURA ONDE FOSSILI RISALENTI A 280 MILIONI DI ANNI FA RITROVATE IN VALTELLINA

Nel Parco delle Orobie Valtellinesi (So), in Lombardia, sono stati trovati e recuperati reperti fossili importantissimi per la geologia e la paleontologia delle nostre Prealpi. A causa dello scioglimento dei ghiacci, le montagne della Val d’Ambria hanno rivelato un intero ecosistema “fotografato” su lastre di pietra arenaria che risalgono a ben 280 milioni di anni fa, per la precisione al periodo denominato Permiano. La presentazione della scoperta è avvenuta durante un evento pubblico nei giorni scorsi a Milano, al Museo di Storia Naturale. Nell’occasione, sono state svelate alcune lastre contenenti impronte e code di animali che popolavano quelle zone nell’antichità. I paleontologi inoltre hanno identificato sulla roccia gocce di pioggia lasciate sul fango e addirittura la forma di piccole onde impresse dall’acqua di probabili laghi dell’epoca.

Si tratta di un ritrovamento senza precedenti, che verrà presentato anche mercoledì 20 novembre 2024 nella sede del Parco nazionale delle Orobie ad Albosaggia (So) in via Moia 4, a partire dalle ore 20:45, durante gli ormai tradizionali “Mercoledì del Parco a ingresso gratuito. Tra i relatori ci saranno il dottor Cristiano del Sacco, paleontologo dei vertebrati del Museo di Storia Naturale di Milano, il professor Ausilio Ronchi, docente di stratigrafia e geologia regionale dell’Università di Pavia e Lorenzo Marchetti del Museum für Naturkunde Leibniz-Institut für Evolutions- und Biodiversitätsforschung di Berlino, icnologo dei vertebrati (studioso di impronte di animali fossili per trarne informazioni sul comportamento, etologia e dimensioni – Ndr) (Fonte: Parco delle Orobie Valtellinesi)

Video dei ritrovamenti in Val d’Ambria


Panorama delle Orobie Valtellinesi – Foto Rncrcr64 – CC BY-SA 4.0. via Wikimedia Commons


Condividi l'articolo su:

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.