Massimo Buconi, presidente nazionale Federcaccia, ha di recente risposto alle numerose domande che gli sono state rivolte, direttamente o indirettamente, sull’atteggiamento alquanto prudente che la Federazione sta mostrando in merito alle ventilate proposte di modifica della Legge 157/92. Normativa che, ricordiamo, regola nel nostro Paese il prelievo venatorio e la gestione della fauna selvatica omeoterma. Una legge a dir poco importante e delicatissima al tempo stesso: in alcune sue parti non ancora attuata e in altre invece ormai inadeguata, che richiede pertanto approfondimenti, di essere rivista alla luce delle mutate esigenze di natura ambientale, climatica, economica, occupazionale. Non ha bisogno di alimentare nuovi scontri e di sbandierare ideologie, ma di innovazioni intelligenti scaturite da un confronto serio, costruttivo: “Quindi Federcaccia è per aggiornare la 157, ma non è per i colpi di mano che possono solo portare rinnovati scontri, ma nessun beneficio all’attività venatoria”.
Il commento integrale del presidente Federcaccia
Nella foto il presidente nazionale Federcaccia, Massimo Buconi.