È ORA DI RIMBOCCARSI LE MANICHE

Il mio editoriale del numero di agosto era incentrato su quella che avevo definito una vera e propria “rivoluzione” che coinvolge tutto lo sport nazionale dal primo all’ultimo degli attori. Gli ultimi sviluppi e la definizione di numerosi dettagli mi obbligano a ritornare sull’argomento non tanto per spiegarlo (sarebbe un’impresa assolutamente impossibile per una paginetta), quanto per sollecitare la vostra attenzione e stimolarvi ad esaminare fino in fondo questa nuova e complessa normativa. In effetti, il titolo di questo mio breve e tradizionale intervento, non vuole invitare ad uno scontro bensì allo studio approfondito di un provvedimento davvero estremamente complesso ma che è destinato – e anche questo l’ho già accennato in agosto – a trasformare lo sport in un vero e proprio “lavoro” con tutti gli oneri e i benefici che questo rapporto reca con sé. Comincio, quindi, esortando tutti, e quando dico tutti intendo proprio l’intero organismo federale fatto di atleti, tecnici, dirigenti, istruttori, allenatori e ufficiali di gara, a dedicare una sostanziosa parte del proprio tempo allo studio dei vari aspetti di questa “rivoluzione”. Uno studio che, lo anticipo subito, non sarà né facilissimo, né breve. La Fidasc, però, perfettamente consapevole della complessità e della vastità della norma, ha già provveduto – e continuerà, ovviamente a farlo – a fornire ogni possibile strumento per agevolare la perfetta comprensione di ogni più piccolo particolare tecnico. L’enorme lavoro compiuto dal Segretario generale è reperibile sul sito ufficiale della Federazione e risulterà oltremodo prezioso soprattutto per coloro (e sono la stragrande maggioranza) che non hanno troppa familiarità con la terminologia legislativa che, purtroppo, è come al solito astrusa e non facilita certo la comprensione immediata della norma. Rimboccarsi le maniche, quindi, significa proprio la prioritaria necessità di “prendere il toro per le corna” affrontando quello che, sinceramente, rappresenta l’ostacolo più difficile da superare. Poi, da uomini di sport quali siamo, non ci lasceremo certo sgomentare dalle novità e da quel “Lavoro” – scritto volutamente con la maiuscola – in cui tutte le nostre varie attività stanno per essere trasformate. Anzi, sono certo che proprio questo sviluppo finirà per dare una carica maggiore e maggiore entusiasmo a chi, fino ad ora, ha solamente vissuto “per lo sport” e che ora, finalmente, potrà, anche se in parte, vivere “con lo sport”. Non solo, ma avendo la consapevolezza e la non piccola soddisfazione di vedere il vasto mondo del dilettantismo accorciare le distanze da quello ben più limitato del professionismo. La Riforma appena entrata in vigore non si limiterà a garantire dignità e tutele a chi, giorno dopo giorno, costruisce, organizza e pratica lo sport, ma si prefigge di definire un nuovo impianto fiscale e contributivo che potrebbe rappresentare la definitiva chiave di volta per lo sviluppo di un dilettantismo meno povero e più produttivo. Mettiamo mano, quindi, a quel fondamentale documento prodotto dal Dipartimento per lo sport che ha un titolo quanto mai ghiotto: “Gestione dei lavoratori sportivi attraverso il Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche”. In quel testo sono esaurientemente chiarite le premesse, il contesto normativo, le varie tipologie dei lavoratori, gli adempimenti richiesti agli Esd (Enti Sportivi Dilettantistici) e tutte le altre questioni previdenziali e/o assicurative oltre alle procedure e agli strumenti (modulistica) da utilizzare per l’accesso alla piattaforma informatica che rappresenterà la vera base sulla quale costruire il Registro e il Libro Unico del Lavoro. Ovviamente, come è sempre stato fatto, la segreteria è a completa disposizione, sin da ora, per fornire chiarimenti, consigli e aiuti per mettere tutti in condizione di procedere con la rapidità e la correttezza che questa profonda innovazione richiede a noi tutti. Nessuno escluso.


“A caccia di sport”, di Felice Buglione, Caccia & Tiro 11/2023.


La Fidasc, perfettamente consapevole della complessità e della vastità della norma, ha già provveduto – e continuerà, ovviamente a farlo – a fornire ogni possibile strumento per agevolare la perfetta comprensione di ogni più piccolo particolare tecnico.

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