Il 2025 non è semplicemente l’anno post-olimpico che inaugura il quadriennio di Los Angeles: è indiscutibilmente qualcosa di più. La spiegazione è presto fornita con un breve riepilogo delle puntate precedenti: come si ricorderà, lo slittamento dei Giochi di Tokyo al 2021 non produsse soltanto un inevitabile terremoto nel calendario di preparazione delle atlete e degli atleti, ma eliminò brutalmente quell’anno di decantazione che intercorre tradizionalmente tra l’anno olimpico e la ripresa dell’agonismo in vista dell’Olimpiade successiva. Il cosiddetto quadriennio corto di Parigi (di fatto: un triennio) ha impedito insomma che, dopo le Olimpiadi del Giappone, le atlete e gli atleti potessero avviare a tappe progressive la propria preparazione e ha calato subito le une e gli altri nel vivo delle stagioni agonistiche. Con il quadriennio che è appena iniziato torniamo invece alla sana abitudine di un approccio graduale e il 2025 può essere dunque interpretato come quell’anno di studio che permette poi una corretta corsa al conseguimento delle carte olimpiche nelle stagioni successive.
WORLD CUP, EUROPEO, MONDIALE
Nell’ambito delle discipline olimpiche la stagione prenderà il via soltanto nel mese di aprile. E si tratterà di uno start tutto sudamericano: il circuito di World cup per la fossa olimpica e per lo skeet debutta infatti all’impianto argentino di Buenos Aires dal 1° all’11 aprile per poi spostarsi a Lima, in Perù, dal 13 al 22 aprile per la seconda prova di Coppa del mondo. Nel mese di maggio il gran circo tiravolistico torna in Europa con la World cup di Nicosia (Cipro) in programma dal 3 al 12 e successivamente con la Junior World cup al leggendario impianto tedesco di Suhl dal 19 al 27. Che l’anno post-olimpico torni ad essere un’autentica stagione di decantazione è un fenomeno che incontra indiscutibilmente il gradimento di tutti i talenti del mondo tiravolistico. Lo spiega efficacemente Silvana Stanco.
“Quest’anno avremo la fortuna di affrontare una stagione che finalmente non inizia a gennaio. Perché purtroppo negli ultimi anni la stagione agonistica è finita tardissimo e la successiva è iniziata molto presto: proprio a gennaio o al massimo all’inizio di febbraio con la prima prova di Coppa del mondo. Quest’anno la prima World cup si disputerà appunto ad aprile e questo ci ha permesso di riprendere la preparazione proprio in questi primi mesi dell’anno dopo un vero periodo di stop”.
“Il quadriennio di Parigi – prosegue l’azzurra che ai Giochi francesi del 2024 ha conquistato l’argento nella fossa olimpica – è stato faticosissimo perché innanzitutto non c’è stato l’anno cosiddetto leggero, che è quello in cui ancora non c’è l’assegnazione delle carte e che segue l’anno delle Olimpiadi, e inoltre il calendario è sempre stato denso. Nel 2022, ad esempio, abbiamo concluso con la President’s Cup ai primi di dicembre. Nel 2023 la finale di Coppa del mondo era a novembre e nel gennaio del 2024 eravamo già in gara a Il Cairo. Se infatti alla World cup final in India dello scorso novembre non sono riuscita a dare il meglio di me, dipende dal fatto che dopo le Olimpiadi c’è un naturale momento di scarico mentale, ma anche come conseguenza di una stagione davvero interminabile”.
Per le discipline olimpiche il mese di luglio del 2025 costituirà un altro test importante. Dal 4 al 14 il Concaverde di Lonato sarà di nuovo la capitale mondiale del tiro a volo con la disputa ormai tradizionale della tappa del circuito Issf. Ma il 23 luglio prenderà il via il Campionato d’Europa di trap e skeet sul palcoscenico olimpico di Châteauroux che terrà impegnate le pedane della regione della Loira fino al 7 agosto. “Sarà bellissimo tornare a gareggiare a Châteauroux – commenta Silvana Stanco – perché quell’impianto per me è legato a tante bellissime emozioni. Se sarò convocata, non la vivrò con grande pressione perché comunque quell’Europeo sarà una gara separata in tutti i sensi dalle Olimpiadi. Il campo di Châteauroux è un terreno che favorisce punteggi alti ed è infatti quello che è accaduto ai Giochi sia per gli uomini che per le donne. Durante le Olimpiadi le condizioni erano ottime malgrado il caldo esagerato che si è manifestato in quei giorni: quelle condizioni molto probabilmente caratterizzeranno di nuovo l’Europeo di quest’anno. Quello di Châteauroux non è certamente un campo in cui te la cavi con un punteggio basso. Però occorre considerare che in occasione delle Olimpiadi tutte le atlete e tutti gli atleti si presentano con una preparazione perfetta, puntata a mille per quella gara e infatti, come è avvenuto appunto anche l’anno scorso, vengono prodotti punteggi molto alti proprio perché in quella circostanza si riesce a dare tutto il meglio. Magari al Campionato d’Europa del 2025 non si verificherà proprio la stessa situazione perché è una gara circoscritta agli atleti europei, perché non è ovviamente la stessa gara e perché questo è un anno di studio in vista delle fasi salienti del quadriennio: anche considerato tutto questo, Châteauroux è comunque certamente un campo in cui un’atleta di livello può puntare ad una grande prova”.
L’Europeo di Châteauroux sarà un importante momento di verifica anche per Gabriele Rossetti che approderà al confronto francese da vincitore dell’oro olimpico nel mixed team dello skeet insieme a Diana Bacosi. “Non penso mai a quello che gli altri si aspettano da me – dice il campione toscano – ma posso semmai dire invece quello che io mi aspetto di fare. Intendo preparare l’Europeo al meglio. Andrò a Châteauroux con un bel ricordo ma anche con il desiderio di rivincita nell’individuale. Quello in cui torneremo a competere è certamente un impianto da punteggi alti, ma a seconda dell’orario in cui spari puoi avere qualche difficoltà a livello di grado di illuminazione perché sullo sfondo del campo quel telo verde, che occupa tutto lo spazio visivo, in base all’incidenza del sole può riverberare. Ma al di là di questi aspetti, è un ottimo campo in cui gli atleti più forti possono offrire prestazioni molto buone”. “Quanto a me – dice ancora Rossetti – ho motivazioni a volontà. Quella medaglia delle Olimpiadi più recenti ci voleva: ne avevo estremamente bisogno per coronare tutto il lavoro fatto in questi anni. Dopo Rio ho dovuto iniziare a lavorare senza il supporto del babbo anche se ho continuato a tenere ben presenti tutti i suoi insegnamenti. Tokyo, poi, è stata un’Olimpiade diversa, con tutte le problematiche innescate dal Covid. Parigi era quindi un’Olimpiade importante in cui sentivo fortemente la necessità di portare a casa il risultato”. La stagione 2025 delle discipline olimpiche culminerà con l’appuntamento più prestigioso: il Campionato del mondo. Il primo confronto iridato del dopo-Parigi si disputerà nella località greca di Malakasa (che dista una “maratona” da Atene: ovvero 42 chilometri in direzione nord) dall’8 al 19 ottobre.
LA STAGIONE FITASC
Le discipline dell’ambito non olimpico marceranno quasi di pari passo in questo 2025 con quelle dell’area pentacerchiata. Dopo una serie di Gran Premi nazionali nell’arco dei primi mesi dell’anno, sarà infatti nel mese di aprile che si inaugurerà la stagione internazionale Fitasc: dal 17 al 20 si disputerà il Campionato europeo di compak nella sede spagnola di Siviglia. Più o meno un mese dopo, dal 22 al 25 maggio, scenderenno in campo gli specialisti continentali dello sporting: il Campionato d’Europa della più fantasiosa delle specialità non olimpiche si disputerà all’impianto della città di Most nella Repubblica Ceca. Tra il 29 maggio e il 1° giugno si disputerà invece il Campionato d’Europa di fossa universale: il teatro del confronto sarà l’impianto O Pinhal nella provincia dell’Algarve, la regione più meridionale del Portogallo. Un ideale prologo italiano del confronto continentale di universale sarà rappresentato dal Grand Prix d’Italy in programma al Tav Umbriaverde il 10 e l’11 maggio. L’Europeo 2025 della 5 macchine rappresenterà un test significativo perché proprio al confronto continentale del 2024 si rivelò il talento di Giuseppe “Peppe” Fiume che, nell’episodio agonistico della Repubblica Ceca, conquistò il titolo degli Under 20 e quello Assoluto. Ed è quindi sul giovane atleta siciliano che si appunterà lo sguardo dei tanti contendenti attesi all’appuntamento lusitano. “Non posso nascondere una certa preoccupazione – spiega Fiume – questo almeno per due ordini di motivi. Il primo perché nel 2025 mi trovo a competere con un fucile nuovo e quindi con un sistema di tiro assai diverso rispetto alla mia precedente arma. Il secondo perché i brillanti risultati del 2024 sono ovviamente fonte di grandi aspettative sia personali che da parte della mia squadra. Per senso realistico ancora non posso dare per scontata la mia partecipazione all’Europeo del Portogallo, ma sicuramente in questi mesi farò di tutto per esserci e, se sarò convocato, cercherò naturalmente di dare il meglio di me. Come sempre sarò carico e determinato, poi, però, accetterò il risultato che potrò meritarmi, consapevole del grande livello di tanti altri atleti italiani e stranieri con cui dovrò confrontarmi. Se mi appare stressante questa situazione di grandi aspettative che si concentra su di me? No, perché nei fatti amo la competizione”.
L’agonismo non olimpico del mese di giugno graviterà intorno all’Europeo di elica che andrà in scena il 14 e il 15 di quel mese al policampo francese di Le Touquet (dipartimento del Pas-de-Calais) e al Campionato continentale di tiro combinato che si disputerà in Croazia tra il 27 e il 29, ma sarà il mese di luglio a decretare i primi responsi planetari della stagione. Il primo Campionato del mondo in calendario sarà quello di sporting: la 47ª edizione del confronto iridato della disciplina si disputerà a Kornos Village, una località nei pressi della città cipriota di Larnaca.
Ma poco dopo sarà invece l’Italia a rendersi centro del mondo dell’attività tiravolistica non olimpica con il Campionato del mondo di fossa universale in programma al Tav Roma dal 31 luglio al 3 agosto. “Abbiamo iniziato a lavorare al programma del Mondiale dell’estate addirittura fino dagli ultimi mesi della stagione scorsa – spiega Francesco D’Aniello, club manager dell’impianto di Lunghezza – proprio in questi mesi invernali stiamo ripristinando l’attività sui campi A e B che saranno nuovamente operativi per il Mondiale e quindi permetteranno l’utilizzo di 8 campi complessivi. All’appuntamento dell’estate ci sarà una folta presenza di sponsor e uno spazio tutto dedicato appunto alle aziende con le quali i partecipanti al Mondiale potranno quindi stabilire un rapporto diretto. Che questo Mondiale coincida con l’anno giubilare a Roma rappresenta un evento più unico che raro che avrà una ricaduta positiva anche sulla nostra gara, tant’è che le rappresentative di Australia e Sudafrica, che non erano presenti al Mondiale in Francia nel 2024 ma parteciperanno invece in forze al Mondiale romano, hanno già annunciato di voler soggiornare per alcune settimane in Italia in quel periodo per unire sport e turismo. Non a caso nel mese di luglio organizzeremo anche alcune gare di fossa universale come test di avvicinamento al Campionato del mondo. Vorrei ribadire che il Mondiale di fossa universale è open e quindi auspico che, accanto alle rappresentative nazionali ufficiali, tanti atleti e tante atlete provenienti dall’Italia ma anche da altre nazioni vorranno essere della partita per vivere un episodio agonistico che sarà davvero molto emozionante”.
Nel mese di agosto saranno gli specialisti del compak a concorrere per i titoli iridati: sugli itinerari di Sîgnes, in Francia, si disputerà il 21° confronto iridato della disciplina che nel 2024 ha visto protagonisti stellari Katiuscia e Veniero Spada. Gran finale della stagione non olimpica ancora tutto italiano: il 6 e il 7 settembre il Tav Ghedi ospiterà infatti il Campionato del mondo di elica a cui farà da prologo il Grand Prix d’Italie il 5 settembre.
Tratto da “Da Nord a Sud, da Est a Ovest”, di Massimiliano Naldoni, Caccia & Tiro 03/2025.
Il Concaverde di Lonato del Garda ospiterà una prova del circuito di Coppa del mondo dal 4 al 14 luglio.