CINOTECNICA SPORTIVA FEDERALE, PROSPETTIVE E OBIETTIVI

Non so, credo di aver perso il conto di quali e quante iniziative abbia intrapreso la Fidasc sul cane e con il cane, sin dai primi giorni della sua attività sportiva all’interno del Coni. E non parlo solamente delle pratiche agonistiche che, essendo le discipline federali di diretta origine venatoria, erano all’inizio esclusivamente venatorie. Mi riferisco, anzi, a tutta una lunga e interessantissima serie di progetti nei quali la figura del cosiddetto “cane atleta” era solamente abbozzata in quanto a prevalere era la “creatura cane”: cane amico, cane compagno di vita, cane membro della famiglia.  La rivoluzione culturale che si è verificata in questi ultimi anni è sotto gli occhi di tutti. La sensibilità nei confronti dell’ambiente e degli animali è cresciuta a dismisura e la storia millenaria del cane a fianco dell’uomo è entrata in una nuova era in cui gli aspetti legati all’affetto e al benessere stanno prevalendo su quelli utilitaristici. Il cane non è più considerato solamente come un aiutante a poco prezzo nella cura delle greggi, come un guardiano di persone e beni, come un compagno di avventure venatorie o come un amico e compagno di vita.

In questa nuova storia, il nostro amico è diventato un atleta, un vero e proprio sportivo che, in totale simbiosi con il proprietario-conduttore, è proiettato in un universo che non è più fatto di solo lavoro o di noioso tran-tran quotidiano, ma di divertimento allo stato puro e, infine, di vera competizione agonistica. Ecco, quella sportiva è la nuova dimensione nella quale il binomio uomo cane – come è già avvenuto con il cavallo – si trasforma in un organismo unico fatto per compiere gesti atletici. Nel corso degli anni, in maniera assolutamente consequenziale e quasi inevitabile, è andata quindi lentamente affermandosi quella emozionante realtà che poi avremmo chiamato “Atleta a sei zampe”, dalla quale sono scaturite innumerevoli specialità agonistiche (così numerose che è perfino difficile elencarle), tutte entusiasmanti e affascinanti, che ora fanno parte del ricco bagaglio delle attività federali con un’eco mondiale incredibilmente vasta.

I primi esempi di questo nostro interesse risalgono a tempi “non sospetti” e sono rintracciabili già nelle lontane edizioni pionieristiche degli “Anni Verdi” o nelle fortunatissime edizioni di “Un cane per amico” che hanno coinvolto centinaia o forse migliaia di ragazzi soprattutto delle scuole primarie e di quelle secondarie di primo grado con un coinvolgimento professionale ed emotivo di dirigenti scolastici, docenti, veterinari e Forze dell’ordine. Questo pluridecennale impegno ha dato i suoi frutti e oggi la “primogenita” cinofilia venatoria che ha riempito di medaglie internazionali il palmares federale e dell’intero movimento sportivo italiano, è cresciuta moltiplicandosi fino a coprire tutta l’immensa galassia con il prefisso “Cino…”. Ad onor del vero e a differenza di quanto avvenuto per altre specialità federali che sono state letteralmente inventate dalla fantasia e dalla passione di tanti dirigenti, il mondo della cinofilia aveva già prodotto una serie di vere e proprie specialità che erano però rimaste nel “limbo” volenteroso delle attività pseudo-sportive.

Realtà nate e coltivate all’interno di aree limitate e circoscritte, senza valenze ufficiali di rilievo e, soprattutto, senza ambizioni internazionali. La Fidasc ha quindi svolto una autorevole funzione catalizzatrice garantendo, a tutte queste piccole e disorganiche entità, una “cittadinanza” sportiva all’interno del Coni con tutte le conseguenze che questo comporta. Ovviamente e, direi, inevitabilmente, questa continua e incessante implementazione delle attività federali, sta suscitando invidie (questa non è certo una novità) o risvegliando interessi a destra e a manca. Ma tutto questo non solo non può impedire la naturale crescita di tante attività ma deve essere considerata la loro logica maturazione con la conseguente proiezione internazionale nell’ambito del grande sport ufficiale.


“A caccia di sport”, di Felice Buglione, Caccia & Tiro 12/2022-01/2023.


Nel corso degli anni è andata lentamente affermandosi quella emozionante realtà che poi avremmo chiamato “Atleta a sei zampe”, dalla quale sono scaturite innumerevoli specialità agonistiche, tutte entusiasmanti e affascinanti, che ora fanno parte del ricco bagaglio delle attività federali con un’eco mondiale incredibilmente vasta.

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