Nominato lo scorso febbraio segretario generale Issf, Alessandro Nicotra di San Giacomo si è prontamente messo al lavoro per riorganizzare in primis una struttura interna che usciva da un periodo molto difficile. Un incarico di grande responsabilità, che va ad arricchire una carriera professionale davvero molto interessante. Basti pensare, solo per citare alcuni dei suoi incarichi in ambito internazionale, che ricopre il ruolo di coach della nazionale egiziana di tiro e che è delegato del presidente Fitasc François Palinkas per il Settore elica. “La Fitasc è ed è stata una bella esperienza. Ho iniziato come membro della Commissione tecnica elica, dove mi sono occupato della stesura di un nuovo regolamento, più chiaro e moderno. La mia esperienza nel comparto non olimpico mi ha visto protagonista anche come organizzatore di un Europeo e di un Mondiale di questa disciplina a Castanea (Me). Prima volta in Sicilia, terra a me cara in quanto sono originario di Noto. Un successo senza precedenti, oltre 300 atleti: record assoluto negli ultimi anni. A fronte di questo successo Palinkas mi ha nominato come delegato del presidente per il Settore”.
Quali sono stati i primi passi da neo eletto segretario generale Issf?
“Sostanzialmente tanto lavoro. Al mio ingresso la struttura interna contava esclusivamente su 2 persone impiegate a tempo pieno. Adesso siamo in 5 e abbiamo investito con consulenti esterni nella comunicazione (un team di 6 persone) e marketing (3 persone) per cercare di modernizzare la Federazione. Abbiamo sfide importanti di fronte a noi, a mio avviso serve creare una Federazione giovane, dinamica, al passo con i tempi. Questo possiamo realizzarlo attraverso l’uso di strumenti più moderni ed efficienti e investendo in un team giovane di persone che lavorano giorno dopo giorno, accomunate dallo stesso leit-motiv: l’amore per lo sport. Credo molto infatti nelle nuove tecnologie e nel poter rendere gli uffici snelli rispetto a lenti procedimenti burocratici. Stiamo lavorando spediti per migliorare i sistemi interni (nuovi database, nuovo sito internet). Il presidente Rossi ci ha dato sostegno e fiducia, speriamo di ripagarlo presto con una Federazione moderna, giovane ed efficiente”.
Quali saranno invece i futuri step in vista di Parigi 2024?
“Stiamo lavorando sodo sulla comunicazione, un comparto in cui la Issf non brillava di certo, ma che oggi ha un passo diverso. Per noi Parigi rappresenta una sfida, essere così lontani dal centro nevralgico delle Olimpiadi non ci facilita il lavoro. Stiamo quindi investendo moltissimo in termini di energie nel progetto della ‘Issf House’: vogliamo far sentire tutti coloro che saranno a Châteauroux coccolati e protagonisti, come se fossero sugli Champs-Èlysèes. Quello che più mancherà è proprio lo spirito di aggregazione olimpica, quell’aria che si vive solo nel villaggio olimpico quando la sera ti ritrovi assieme ai colleghi di altri sport per celebrare uniti le vittorie di chi ha realizzato il proprio sogno. Ho 2 Olimpiadi e 4 Games come esperienza alle spalle. Noi saremo lontani da tutto questo, ma faremo in modo che, chi ha già coronato il proprio sogno olimpico con una partecipazione, possa vivere questo spirito e questi ricordi che sono indelebili”.
A proposito dei Giochi olimpici: si deve a lei la valutazione della location più adatta a Châteauroux per la Issf House?
“L’idea di questa meravigliosa iniziativa è del presidente Rossi, una persona illuminata: ha capito subito che essere a Châteauroux non sarebbe stato il massimo per gli atleti. Così ha chiesto di organizzare una hospitality da dedicare a tutto il movimento. Ed ecco che nasce così la Issf House. Abbiamo fatto diversi sopralluoghi e scovato Le Village, una vecchia fabbrica di sigari convertita a spazio polifunzionale. Bellissima, una struttura che fonde tradizione e innovazione nel pieno centro di Châteauroux. Per noi è un progetto mastodontico, mai realizzato prima. Ospiteremo più di 4000 persone. Stiamo lavorando tanto assieme ai progettisti per personalizzarla e renderla la casa di tutti noi. Le difficoltà sono tante, logistiche ed organizzative, ma stiamo pian piano risolvendo tutto grazie all’aiuto di un team di esperti del settore. Abbiamo deciso con orgoglio che sia la tradizione italiana ad occuparsi della parte Food and Beverage, così come della parte progettuale-logistica. Crediamo che la grande tradizione che il nostro Paese ha in termini di ospitalità sia motivo di orgoglio e di garanzia. La Issf House aprirà tutti i giorni dal 26 luglio al 5 agosto, dalle 18:00 alle 24:00. Sarà divisa in 2 aree, un’area Lounge dove atleti, tecnici, giornalisti, addetti ai lavori e vip guest potranno rilassarsi e vedere sui maxischermi le finali olimpiche di tutti gli sport, accompagnate da un bicchiere di champagne. Ci saranno zone dedicate al relax e ai media per le interviste post match. Un’altra area, la Dinner Hall, servirà a 200 ospiti cene tematiche che rappresenteranno tutti i continenti, preparate da chef italiani, tutte le sere con live cooking show intervallati da musica dal vivo. Anche qui un maxischermo proietterà le finali di Paris 2024 sia in diretta che in differita. Dalle 22:00 lo spazio Gala Dinner area si trasformerà in dj set con musica dal vivo che sarà curata da una violinista e da una dj, tutto al femminile! L’idea è ovviamente quella di celebrare i nostri medagliati che saranno invitati tutte le sere e a cui sarà dedicato il massimo spazio. Insomma, ci sarà da divertirsi”.
Che atmosfera si respira in un organismo internazionale come l’Issf?
“Devo essere sincero, ho avuto fino ad adesso grandissime sintonie con tutti i Bodies e i Comitati. Ho trovato un’ottima atmosfera di collaborazione e tanti apprezzamenti. Sono sicuro che i momenti difficili ci saranno. Ma credo che con il sostegno del presidente Rossi, del Board e dei colleghi sapremo far fronte a queste sfide. Nonostante io arrivi da un ruolo tecnico come storia sportiva – ho allenato e gestito per 8 anni nazionali olimpiche di trap – alla mia nomina sono stato subito molto chiaro. Io non sarò un segretario generale tecnico. Sarò un segretario generale amministrativo, perché quello è il ruolo che la costituzione della Issf mi richiede. Credo fortemente nel rispetto dei ruoli ed è perciò che dico fermamente questo. Il segretario generale della Issf oggi è un amministratore delegato, un coordinatore dei vari Bodies. Tale deve essere, senza ingerenze e/o interferenze nel lavoro dei vari Comitati”.
Domanda scontata, ma d’obbligo: che cosa rappresenta per lei il mondo del tiro a volo, la Fitav in particolare e quale si immagina sarà il futuro prossimo venturo di questo mondo?
“Per me è una grandissima passione, uno sport unico e incredibile. Uno sport che unisce concentrazione, movimento, coordinazione e precisione in una continua sfida con sé stessi. La Fitav è la mia famiglia, il presidente Rossi ha creduto in me sin dai tempi della Fitasc e ha confermato la sua stima nei miei confronti adesso in Issf. Per me è motivo di orgoglio! Il prossimo futuro lo vedo ricco di sfide a cui dovremmo far fronte, ma lo vedo anche in grande ‘spolvero’, sotto la guida del presidente Rossi e grazie alla sua grande esperienza sono sicuro che il tiro in generale sarà capace di essere protagonista tanto in Italia quanto nel mondo”.
Tratto da “Nicotra di San Giacomo verso Parigi 2024”, di Francesca Domenichini, Caccia & Tiro 05/2024.
Alessandro Nicotra di San Giacomo con il presidente Fitav e Issf Luciano Rossi e il Board al completo della Federazione internazionale – Foto Fitav e Issf