L’URGENZA DI UN PIANO INVASI PER CONTRASTARE SICCITÀ E DISSESTO IDROGEOLOGICO

Un recente comunicato stampa di Coldiretti ha messo in luce quanto emerso da uno studio condotto dalla stessa Coldiretti e dall’istituto demoscopico Noto Sondaggi. Precisamente che il 74% degli italiani, quindi 3 cittadini su 4, considera prioritaria la realizzazione di un piano invasi nazionale per la raccolta dell’acqua piovana, utile a contrastare la siccità e le conseguenze (frane e dissesto idrogeologico) derivanti da fenomeni estremi, che vanno ad incidere pesantemente anche sull’agricoltura. Un comparto, quello delle aziende agricole, sempre secondo il sondaggio (presentato al Convegno “Acqua e Agricoltura”, organizzato in sinergia con UniVerde), quantomai importante per tutelare l’ambiente, a partire dall’attività di cura del territorio e di lotta al consumo del suolo. Solo per dare qualche dato: la mancanza di una rete strutturata di laghetti e bacini di raccolta fa sì che annualmente l’Italia perda l’89% della pioggia che va a finire nei 230mila chilometri di canali lungo il Paese e da qui in mare”. Tutto ciò perché, quando a lunghi periodi siccitosi si alternano eventi calamitosi, l’acqua caduta in eccesso non riesce ad essere assorbita dai terreni secchi e quindi scorre veloce in grandi quantità provocando smottamenti e frane.


Nel corso del Convegno “Acqua e Ambiente”, organizzato da Coldiretti e Univerde, è stato presentato un sondaggio che ha messo in evidenza come il 74% degli italiani ritenga prioritaria su tutto il territorio nazionale la realizzazione di una rete di bacini e laghetti per la raccolta dell’acqua piovana – Foto M&A, CC BY-SA 4.0


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