Fino al prossimo 8 dicembre si tengono sui terreni di Zara, in diverse zone tra cui Rasinovac Donji, Rupaly, Nadin e Zemunik Zapad, le prove di caccia su starne per razze da ferma (mista CAC/CACIT , 8 batterie totali). Sono terreni che hanno visto transitare la storia della cinofilia italiana, dato che questo Paese ormai da tempo è meta dei più raffinati cinofili di ieri e di oggi. Le starne ci sono, anche se sono un po’ calate, ma i bravi cani da caccia riescono a districarsi bene ugualmente. L’ambiente qui è un susseguirsi di qualche frutteto, vigne, molte siepi, incolti, gerbidi. Non esistono infatti le colture estensive tipiche di molti altri Paesi. A concorrere épagneul breton, cani da ferma tedeschi a pelo corto e pelo duro, weimaraner, bracchi francesi tipo Pirenei, bracchi italiani, griffoni a pelo duro… Ma vediamo come è andato il primo giorno di gara.
Marco Ragtzu: “Ritrovo Zara piacevolmente in ripresa. Negli anni precedenti c’era stato un calo delle popolazioni di starna. Almeno nel territorio che abbiamo percorso oggi, sono presenti bei branchi, il che significa che le covate della scorsa stagione hanno portato i loro frutti”.