Le Olimpiadi che ci lasciamo alle spalle hanno regalato grandi soddisfazioni al mondo del tiro, soddisfazioni non certo scontate, perché una gara olimpica, prima che una sfida sportiva, rappresenta per ogni atleta che vi partecipa una sfida emotiva: per le aspettative, le emozioni, lo stress e l’ansia da prestazione che metterebbero alla prova anche il più “freddo” degli atleti. L’oro nello skeet mixed team targato Gabriele Rossetti-Diana Bacosi e l’argento nel trap di Silvana Stanco rappresentano quindi delle grandi imprese, come anche l’argento di Federico Nilo Maldini e il bronzo di Paolo Monna in P10. Sottolineiamo anche che l’Italia del tiro a volo si è addirittura presentata in questa edizione con il diritto di competere al completo in tutte le gare, avendo conquistato tutti gli 8 pass disponibili, un’impresa eguagliata, in questa edizione, solo dagli Stati Uniti. Intervistato da Cacciaetiro.it il presidente Fitav e Issf Luciano Rossi ha affermato: “L’Italia si è dimostrata quella potenza che il mondo riconosce, ma prendiamo atto che il mondo oggi cresce, con il successo di Paesi che in passato non erano nemmeno presi in considerazione. Questo a me fa particolarmente piacere, perché dietro al successo di questi Paesi e di questi atleti c’è molta Italia, c’è molto prodotto italiano: le cartucce, i fucili, gli allenamenti che fanno in Italia, i tecnici che si formano in Italia. Credo che questo lo dovremmo rivendicare con un pizzico di orgoglio, senza dubbio sapendo che se aiutiamo a crescere la dimensione globale aumentano le difficoltà, ma aumentano anche l’interesse e l’importanza di queste nostre discipline”. Ci colleghiamo proprio alle parole del presidente Issf per sottolineare che il “made in Italy” del tiro a Parigi 2024 ha raggiunto un altro grande risultato, perché un simbolico e ineguagliabile “oro olimpico” lo ha vinto anche il settore armiero sportivo del nostro Paese. Gli atleti che hanno utilizzato fucili italiani, infatti, a Parigi 2024 hanno conquistato 18 medaglie sulle 18 totali, mentre le munizioni “made in Italy” hanno registrato 14 vittorie su 18. “L’industria armiera italiana – si legge in un comunicato dell’Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportive e civili – vanta una lunga tradizione: dalle realtà più strutturate fino a quelle medio-piccole, il ‘made in Italy’ armiero è apprezzato e scelto dagli atleti di tutto il mondo, confermando un primato di eccellenza. È significativo che, alle Olimpiadi di Parigi 2024, il 93,2% dei tiratori specialisti di trap e skeet abbia utilizzato armi italiane, un dato che sottolinea ulteriormente la fiducia verso questi marchi”. Una terza grande vittoria, un secondo “oro” simbolico di Parigi 2024, è stata ottenuta dal movimento internazionale del tiro, che in questi anni ha saputo lavorare per guadagnare maggiore terreno e credibilità, nel Cio e non solo. “La Federazione internazionale – ha affermato il presidente Issf – è uscita dal limbo con un successo nemmeno immaginabile, perché Châteauroux doveva essere l’ultima edizione olimpica per le discipline del tiro e con una marginalizzazione all’angolo dei ‘cattivi’. Invece, con il lavoro di tanti, siamo stati capaci di renderla veramente la città ideale dello spirito olimpico, per le condivisioni, per la casa dell’Issf, per il funzionamento degli impianti”. Ed è sempre Rossi a sottolineare un altro grande risultato, legato questa volta alla comunicazione e fortemente cercato dalla Issf e dalle federazioni nazionali: “Se nei social, fino a Tokyo, il tiro era l’ultimo negli elenchi ufficiali del Comitato olimpico internazionale, credo che oggi noi siamo sul podio e secondo me, lasciatemi dire, forse siamo sul podio più alto. È un grande successo che certamente dovremo saper cogliere come un’opportunità e saper mettere in campo per le prossime sfide”.
Le Olimpiadi di Parigi sono state un banco di prova molto importante per il mondo del tiro, non solo a livello sportivo, ma anche per quello che riguarda settore produttivo, prestigio e comunicazione, confermando che quando si fa squadra – con ingegno, cuore, impegno e creatività – i buoni risultati arrivano, a volte sorprendendoci.
“Primo piano”, di Valeria Bellagamba, Caccia & Tiro 09/2024.
I trionfi olimpici della grande famiglia del tiro, che esulta per l’oro nello skeet mixed team targato Gabriele Rossetti-Diana Bacosi, l’argento nel trap di Silvana Stanco e lo straordinario doppio podio in P10 di Federico Nilo Maldini, argento, e Paolo Monna, bronzo – Foto Gmt-Mezzelani.