“A Signes, proprio su quegli itinerari in cui abbiamo gareggiato per i titoli europei di sporting nello scorso maggio – ha dichiarato Veniero Spada, direttore tecnico della nazionale – ho conquistato la mia prima medaglia internazionale: un bronzo nel 2004 con 175/200. Però, che differenza! Devo confessare che si trattava di un altro sporting: posso perfino azzardare che era l’esatto opposto dello sporting che affrontiamo adesso. Nell’Europeo dello scorso maggio a Signes l’80% dei lanci erano piattelli con distanze da compak. Soltanto in un paio di campi si respirava la vera atmosfera dello sporting. Ma il problema è che questi lanci da compak erano inseriti in un contesto difficile: ad esempio nel bosco, oppure in una zona con evidente contrasto tra sole e ombra nel corso della parabola, oppure ancora in volo dall’alto verso il basso. Insomma, in molti casi, proprio per effetto delle parabole corte e delle difficoltà dello scenario, era perfino impossibile esplodere il secondo colpo. Non voglio certo giustificare qualche prova meno brillante di alcuni dei miei ragazzi, ma devo anche registrare che in molti degli atleti presenti, non soltanto italiani, le scelte dei tracciatori hanno prodotto non poche perplessità. L’operazione di ‘compakizzare’ lo sporting risulta una pessima idea. Anche perché rendere più facili i lanci dal punto di vista delle parabole e della velocità, in un contesto ambientale come quello di Signes, ha prodotto un pasticcio. Un dato è certo: il Mondiale che ospiteremo a Orvieto proporrà il vero sporting!”.
E sporting sia, dunque, per dirla con il selezionatore della nazionale azzurra che al confronto continentale della Provenza ha incassato alcuni successi importanti. A partire dal titolo individuale tra gli Juniores di Cristian Camporese. “Mi aspettavo la sua vittoria! – ha precisato il coach umbro – Cristian ha sparato benissimo negli ultimi mesi e nel panorama dei giovani dello sporting è certamente tra i migliori atleti del mondo. Cristian è stato autore di una gara esemplare e il titolo è strameritato. Se c’è qualcosa da eccepire, semmai, è la gestione emotiva, non certo tecnica, dell’ultima giornata. Nell’arco dei primi tre giorni della gara Camporese non ha avuto rivali: l’esordio con due 24 e poi il 45/50 sui due percorsi più difficili e ancora il 49/50 lo avevano certamente collocato in una situazione di manifesta superiorità nei confronti di tutti gli altri atleti del comparto Under 20. Con il primo 21 dell’ultimo giorno si è affacciata sicuramente un po’ di tensione: Cristian teneva particolarmente a questa gara, sentiva in cuor suo di dover tenere fede alle aspettative che si erano concentrate su di lui e quando i numeri iniziavano a designarlo campione europeo senza mezzi termini la pressione psicologica ha iniziato a far sentire il suo effetto. Nel caso dell’ultima giornata non si trattava neppure dei due percorsi più difficili: quelli che presentavano davvero problemi, Cristian li aveva appunto superati brillantemente prima. Con il secondo 21 all’ultima serie abbiamo anche tremato un po’ all’idea del possibile ritorno in corsa di alcuni degli inseguitori, ma certamente il largo vantaggio che Camporese aveva accumulato ha poi messo in cassaforte il titolo. La lezione, però, è certamente da accogliere con rispetto: la tensione di una gara importante si fa sempre sentire specialmente quando il traguardo, fortemente ricercato e costruito dall’atleta, è in vista”.
Veniero Spada peraltro non esita a dichiarare che un’atmosfera caratterizzata da una significativa tensione si è respirata un po’ in tutti i comparti nell’Europeo di sporting dello scorso maggio. “Sì: probabilmente è qualcosa che ha investito tutti i settori. Lo sporting italiano ha ormai una sua solidità confermata anche dalle affermazioni e dalle medaglie di questi anni e la difesa della stessa fama che abbiamo costruito produce certamente una forte pressione psicologica quando scendiamo in campo. È successo anche agli atleti della squadra Man. Michael Nesti, ad esempio, ha sentito fortemente l’impatto agonistico di questa gara. Non ci giriamo troppo intorno: nella sua prova di Signes in effetti mancano 10 piattelli. Nesti è stato capace di una giornata strepitosa nel terzo giorno con un 50/50 davvero straordinario, ma nei primi due giorni, con il 42 e il 41, in alcuni momenti ha avvertito il peso di qualche errore di troppo e emotivamente è apparso provato. Difficoltà sono poi apparse di nuovo nella sua ultima giornata e hanno prodotto un punteggio che sinceramente non descrive le vere qualità di questo atleta. D’altronde non ha molto senso mettersi lì, come si dice, con il pallottoliere a fare i conti e a recriminare su questo piattello in quella serie o su quell’altro bersaglio nell’altra. Questa volta il distacco dalla Francia, che ha vinto il titolo a squadre dei Man, è stato davvero pronunciato e non avrebbe cambiato molto un piattello di più qua e là. La squadra francese ha meritato pienamente di vincere perché è apparsa davvero molto compatta con una produzione di punteggi di alto livello. Nel nostro caso è stata certamente la tensione a non permetterci di offrire una prova alla nostra consueta altezza”.
Il Campionato europeo di Signes ha assistito ad una bella sfida anche nel comparto dei Senior con un Giuseppe Calò che ha centrato una prestigiosa medaglia di bronzo dopo lo spareggio con Alessandro Gaetani. E tra i Senior era in gara anche lo stesso Veniero Spada. “Sì, certamente c’ero anch’io. E mi sono giocato le possibilità di podio con un brutto 17. Ho affrontato il percorso più difficile subito all’inizio della giornata: mi sono sfuggiti due lanci alla prima piazzola e quello ha prodotto qualche altro errore poi a catena. Se fosse stato un 21 o anche un 20, su quel percorso che era oggettivamente difficile, l’avrei giudicato un buon risultato, ma 17 naturalmente mi ha precluso la strada del podio”. Qualche medaglia importante all’Europeo francese è maturata anche negli altri confronti a squadre: come nel caso del comparto Juniores che ha visto Cristian Camporese, Matteo Plodari e Federico Vitarelli sul secondo gradino del podio e come nel caso della formazione femminile, composta da Alessia Panizza, Graziella Zambrino e Valentina Guidi, che ha conquistato il bronzo. “Il terzo posto delle nostre ragazze è un bel risultato. I nostri Juniores invece meritavano certamente di più: il titolo ci stava tutto, lo dico senza censure. In questo caso, poiché il distacco dalla squadra francese che ha vinto l’oro non è abissale, potremmo fare qualche ragionamento diverso rispetto a quello che ho detto della squadra Man. Forse Plodari a questo Europeo non ha fatto la sua gara migliore e a Vitarelli mancano certamente dei piattelli rispetto al suo standard più alto. Federico ha iniziato la stagione in maniera strepitosa, ma da qualche tempo si è attestato su punteggi decisamente al di sotto delle sue potenzialità. Però, per questi ragazzi c’è tempo di lavorare e nelle prossime settimane affronteremo insieme questi aspetti più problematici per trovare una soluzione”. “Adesso – ha concluso Veniero Spada – dobbiamo concentrarci sull’Europeo di compak di Santiago de Compostela. Ho già previsto degli avvicendamenti per inserire in squadra elementi che hanno maggiori potenzialità nel compak. Tra i Man resteranno Davide Gasparini e Michael Spada che saranno affiancati da Marco Battisti e Daniele Valeri. Carla Flammini sarà la capitana della squadra femminile e guiderà il team completato da Alessia Panizza e Valentina Guidi. Cristian Camporese tornerà in campo da campione europeo di sporting in carica e sarà impegnato con Matteo Plodari e Gabriele Morabito. Poi guarderemo al Mondiale di sporting a Orvieto. E sarà un’altra straordinaria avventura!”.
Tratto da “Veniero Spada: e vero sporting sia!”, di Massimiliano Naldoni, Caccia & Tiro 06/2022.
Veniero Spada: “A Signes, proprio su quegli itinerari in cui abbiamo gareggiato per i titoli europei, ho conquistato la mia prima medaglia internazionale: un bronzo nel 2004 con 175/200. Però, che differenza! Devo confessare che si trattava di un altro sporting: posso perfino azzardare che era l’esatto opposto dello sporting che affrontiamo adesso”.