È caratteristica comune di tutte le discipline sportive celebrare con competizioni e manifestazioni il ricordo di coloro che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo dello sport. Il tiro a volo non è certamente da meno, a testimoniarlo è il calendario federale della stagione agonistica 2025 che, come gli anni passati, prevede sempre dei circuiti societari intitolati ai grandi nomi del nostro sport. Tra tutti questi eventi vogliamo portarne all’attenzione 4: il Memorial Nicola Caramia, il Memorial Luigi Fanfarillo, il Memorial Carone ed il Memorial Aniello Mele. Procedendo con ordine, il 1° Memorial Nicola Caramia è un circuito introdotto quest’anno dedicato al ricordo dell’omonimo fondatore e storico presidente del Tav Fasano (Br), scomparso lo scorso 15 giugno. La prima prova di qualificazione della première è in programma dall’11 al 13 aprile al Tav Spinella, a Torre Santa Susanna (Br), mentre dal 2 al 4 maggio sarà proprio il Tav Caramia, l’ex Tav Fasano così rinominato in suo onore, ad ospitare la finale. Nicola Caramia è stato uno dei pionieri del tiro a volo pugliese, la sua grande passione per questo sport ha contribuito a diffonderne la pratica ed a creare una solida comunità tiravolistica, saldamente presente sul territorio ancora oggi. Sotto la sua gestione il Tav Fasano, dopo soli 6 anni dalla sua fondazione, ha ospitato i Giochi del Mediterraneo del 1997. È stato inoltre Nicola Caramia a scoprire il talento nel tiro di Massimiliano Mola, campione di trap pugliese il cui palmarès include diverse medaglie internazionali, compreso un oro individuale nella terza prova di Coppa del mondo a Lonato del Garda (Bs) nel 2007. La gara in sé è aperta agli specialisti di fossa olimpica di tutte le categorie e qualifiche, che si misureranno sulla distanza di 75 piattelli, ma solo i migliori 6 avranno la possibilità di prendere parte alla finale. In palio per il vincitore il Trofeo Memorial Nicola Caramia ed altri ricchi premi. Peculiarità di questo circuito è lo svolgimento della competizione in due campi da tiro differenti, la ragione di questa separazione è la decisione di Nuccio Caramia, presidente del Tav Caramia e figlio di Nicola, di ospitare la prima prova della manifestazione al Tav Spinella, in accordo con il presidente dello stesso, Cosimo Salinaro, legato alla famiglia Caramia da un grande rapporto di amicizia. Per quanto riguarda la finale, mettere a disposizione il campo di tiro tanto amato da Nicola, e che oggi ne porta il cognome, è stata una scelta naturale.
Risalendo verso il Centro Italia, in Lazio, il Tav Roma sarà teatro tra il 2 ed il 4 maggio del 14° Memorial Guido Fanfarillo, artigiano armaiolo celebre nell’ambiente del tiro a volo per la sua capacità di unire arte, ingegno e precisione meccanica in ognuna delle sue creazioni. Fanfarillo nacque l’11 luglio del 1940, figlio primogenito di Luigi Fanfarillo. Seguendo le orme del padre, all’età di 16 anni iniziò la propria formazione di armaiolo, apprendendo il mestiere presso i migliori artigiani bresciani dell’epoca. Di pari passo alla passione per questa professione, il giovane Guido sviluppò un grande amore per il tiro a volo, sport che lo spinse a cimentarsi nell’ideazione e realizzazione di fucili per la fossa olimpica conformi ai propri standard di eccellenza. Tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘80 questo progetto si concretizzò nel primo fucile specifico per il tiro a volo, il modello GF72, particolarmente apprezzato al tempo per la qualità delle prestazioni e la batteria estraibile. Il prestigio del marchiò crebbe ancora nel 1990, quando con il modello GF91 il nome Fanfarillo venne indelebilmente associato a prodotti di alta qualità e di pregevole fattura. Nella restante parte della sua carriera di armaiolo, Guido ha sempre dedicato le sue energie al perfezionamento delle proprie creazioni, puntando a mantenere il tocco del maestro artigiano seguendo di pari passo il costante progresso tecnologico. A seguito della sua prematura scomparsa, i figli Claudio e Roberta hanno preso in mano le redini dell’azienda, che dal 2008 continua a portare avanti la tradizione familiare. La quattordicesima edizione del circuito a lui intitolato consisterà in una gara di fossa olimpica a 75 piattelli a scorrere, più 25 per la finale. L’accesso è aperto a tutti gli specialisti di fossa che desiderino cimentarsi in questa sfida, e per l’atleta che riuscirà a centrare il maggior numero di bersagli, insieme alla medaglia ed ai massimi onori, il privilegio di poter sollevare il prestigioso Trofeo Guido Fanfarillo dal gradino più alto del podio.
Spostandoci nuovamente al Sud, in Calabria, al Tav La Tranquilla di San Calogero (Vv), il 3 ed il 4 maggio andrà in scena il 22° Memorial Vincenzo Carone. Carone viene ricordato nel mondo del tiro a volo italiano come un grande appassionato di questo sport, il cui mestiere di ufficiale della Polizia stradale gli ha permesso di girare la penisola italiana in tutta la sua estensione e, durante questo continuo viaggio, diffondere il proprio amore per lo sport del piattello in tutto lo Stivale. La gara storica, una delle più durature in Italia, si svolge all’interno di un circuito societario più ampio, che prende il nome di Mimmo Ventre Cup, quest’anno alla sua seconda edizione. Domenico “Mimmo” Ventre è stato il fondatore del Tav La Tranquilla, legato in vita da uno stretto rapporto di amicizia con Vincenzo Carone, stima che si mantiene ancora oggi tra le due famiglie, i rispettivi figli Antonino Ventre ed Antonio Carone legati da un rapporto di amicizia fraterna. La specialità di gara sarà la fossa olimpica sulla distanza di 50 piattelli, con in palio per il migliore della classifica assoluta il 22° Trofeo d’argento Vincenzo Carone.
Chiudiamo il cerchio con la Campania, protagonista tra il 9 e l’11 maggio con il 2° Memorial Aniello Mele. Per il secondo anno consecutivo il Tav Raimondo di Pastorano (Ce) celebra il ricordo di Mele, decano della comunità tiravolistica campana e cacciatore appassionato, scomparso ai propri affetti nel novembre del 2022. Coloro che ne conservano la memoria lo ricordano affettuosamente come una figura di riferimento per tutto il movimento tiravolistico campano. Dai suoi racconti di gioventù emergeva un’Italia del tiro a volo ancora grezza, fatta di campi di tiro ricavati da scorci di campagna e piattelli lanciati con macchine ad attivazione manuale, una comunità di persone disposte a fare grandi sacrifici pur di praticare la propria passione. La sua grande dedizione ha “contagiato” moltissimi, compreso il figlio Luigi che, ad oggi, ne conserva amorevolmente il ricordo. Per chi lo ha conosciuto in vita, Aniello è stato un uomo dai saldi principi ed a cui ispirarsi, un esempio concreto del vero significato di amore e dedizione per il tiro e per la caccia. La kermesse metterà a confronto specialisti di fossa olimpica in una gara open a 75 piattelli, più altri 25 di finale ad un solo colpo, a cui avranno accesso i 6 atleti con il punteggio più alto.
Tratto da “Le competizioni in memoria dei grandi del tiro a volo”, di Michelangelo Lombardi, Caccia & Tiro 04/2025.