Tra la folta schiera di personaggi illustri che nel corso dei secoli hanno ammirato e amato il lago di Massaciuccoli (insieme alle aree palustri circostanti rappresenta la zona umida più vasta della Toscana: sono oltre 2000 infatti i chilometri quadrati di superficie occupata), va ricordato il grande compositore Giacomo Puccini, che scelse questi luoghi – nella fattispecie Torre del Lago – per abitarci per oltre 30 anni. Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che il più celebre cittadino di Lucca del mondo era anche un appassionato cacciatore. Fu socio fondatore nonché primo presidente onorario della Sezione Federcaccia di Pescia nel 1902. E, oggi come allora, avrebbe sicuramente avuto a cuore le sorti del lago, vigilando sulle sue condizioni, promuovendo azioni di salvaguardia del suo equilibrio idrobiologico, in modo da consentire un controllato e regolamentato esercizio della caccia. È quello che si può “intuire” scorrendo le pagine di un volume riccamente illustrato – pubblicato ormai diversi anni fa ma tuttora attuale per la varietà di contributi: da quello storico a quello più prettamente naturalistico – che si intitola “Massaciuccoli il lago di Puccini”.
Dicevamo della passione venatoria del Maestro: quando vi si stabilì queste zone erano un vero e proprio paradiso faunistico, popolato da ogni sorta di animali e uccelli selvatici. Chissà quante geniali intuizioni sceniche e melodie furono concepite in attesa di una preda. Il “Sor Giacomo”, come lo chiamavano i contadini di Torre del Lago, per questa sua passione ebbe non pochi problemi. Una volta, uscito in barca con Giovanni Manfredi, che lo accompagnava sempre nelle sue “partite”, fu scambiato per un bracconiere rischiando di essere impallinato dai guardiacaccia dei marchesi Ginori. Di questo suo amore per l’ars venandi oggi è testimonianza l’armeria, vicina allo studio della casa di Torre del Lago, dove si possono ammirare stivaloni d’ogni tipo, fotografie di Puccini e del suo “clan”, tutti in tenuta da caccia, nonché una straordinaria collezione di uccelli impagliati… “Ma io non posso più reggere qui. Ho bisogno di padule soprattutto: un contadino, una barca, un fucile e la distesa dell’orizzonte, lontano dal mondo”.
Nelle immagini qui riportate: vedute del lago di Massaciuccoli, Giacomo Puccini ritratto a Torre del Lago e la copertina del libro edito da Greentime diversi anni fa ma tuttora molto attuale per la varietà di contenuti, da quello storico a quello più prettamente naturalistico. E per la bellezza delle fotografie che lo “raccontano”.