È una ragazza molto appassionata di sport la quindicenne Sofia Fongaro. “Ho scoperto il trap allo stand di Zevio – racconta la ragazza veronese – e ho iniziato a seguire le lezioni di Adriano Lonardi che è tuttora il mio istruttore. Ma effettivamente quella non era la mia prima seria esperienza sportiva. Anzi, ho trascorsi sportivi molto intensi: ho giocato a pallavolo, a basket, a tennis”.
Però la fossa olimpica sembra davvero aver stregato questa giovanissima atleta di Verona che si è assicurata con merito una delle borse di studio messe in palio dalla Fitav per le Giovani Speranze nella stagione 2020. “Diciamo che oggi – precisa Sofia – assegno, per così dire, un punteggio più alto agli sport individuali rispetto a quelli di squadra che peraltro continuo ad amare, ovviamente. La pratica sportiva individuale mi fa scoprire ogni volta qualcosa di me che non conoscevo. Perfino il lavoro che conduco ormai abitualmente in palestra è un modo per conoscermi meglio e quindi in questo momento uno sport individuale come il tiro a volo mi attrae decisamente di più”.
Del resto Sofia Fongaro sta dimostrando anche nello studio, che è l’attività principale in parallelo a quella sportiva in questa sua fase anagrafica, di saper assumere uno sguardo sapientemente panoramico. “Frequento un Istituto tecnico con indirizzo chimico e naturalmente la chimica è la mia materia preferita, però non ho per niente una visione a senso unico: non amo la fisica, ad esempio, e a dire il vero non vado neanche troppo bene in quella materia, ma mi affascinano invece anche le materie umanistiche. Credo insomma che uno sguardo a tutto campo, come quando in pedana tieni sotto controllo tutto lo spazio visivo in cui si può presentare il piattello, sia il modo giusto di guardare alla realtà che ti circonda”.
E cosa si prospetta nel futuro immediato e in quello meno immediato per questa determinata ragazza di Verona? “Fare sport mi interessa molto!” – dice Sofia – Quest’anno militerò tra le Juniores della fossa olimpica e dal momento che ci sono tante atlete forti in questo comparto dovrò davvero impegnarmi molto di più di quanto ho fatto fino ad ora. Un obbiettivo preciso c’è: riuscire ad entrare in finale in ogni gara. Quello è il mio programma agonistico per questo 2021. Quanto alla mia vita professionale, dopo il diploma mi piacerebbe iscrivermi a Medicina. Ma c’è ancora tempo: intanto provo a dare il meglio di me in pedana!”.
Tratto da “La meglio gioventù del 2021” di Massimiliano Naldoni, Caccia & Tiro 2/2021 – Foto Fitav