GIOVANNI PELLIELO GUARDA GIÀ AVANTI, A LOS ANGELES 2028

Tra i suoi sostenitori allo Shooting Centre di Châteauroux, nella giornata in cui ci si giocava l’accesso alle finali del trap, c’era anche l’amministratore delegato di casa Fabbrica d’Armi Pietro Beretta Spa, nonché direttore generale Carlo Ferlito. Oltre naturalmente a Pietro Gussalli Beretta insieme al figlio Carlo Alberto. Sostenitori di Giovanni Pellielo, atleta che ha davvero fatto e scritto la storia a 5 cerchi del tiro a volo azzurro, se pensiamo appunto alle sue 8 partecipazioni alle Olimpiadi. Un record che lo colloca di default accanto ai famosissimi fratelli Pietro e Raimondo D’Inzeo, che hanno preso parte a 8 edizioni olimpiche consecutive, dal 1948 al 1976 nell’equitazione. E a dirla tutta, il grande Johnny, uno degli atleti della “scuderia” di Gardone Valtrompia, nonostante il mancato accesso in finale a Châteauroux, per “quel 121”, dopo aver lottato con la passione, abnegazione e professionalità che mette sempre in campo, è già andato oltre. Con la consapevolezza di aver espresso il tutto per tutto. Come ha affermato in un comunicato stampa Beretta: “Ci speravo molto nella finale: ma ho dimostrato a me stesso che posso ancora farcela: a questi livelli, piattello più piattello meno, può capitare qualsiasi cosa. Io ci sono ancora. Quindi il mio appuntamento con la medaglia è solo rimandato. Los Angeles sarebbe la mia nona Olimpiade e vorrò fermarmi lì”.


Giovanni Pellielo con Carlo Ferlito, amministratore delegato e direttore generale di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta Spa – Foto Beretta


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