SANGUEMIELE DESIGN: MILLE E PIÙ ESPRESSIONI “D’ARTE VENATORIA” – VIDEO

Piacentino, ha studiato a Milano all’Istituto europeo di design e l’etichetta di artista animalier forse gli sta un po’ stretta. Proprio perché è anche fotografo, illustratore e grafico. Oltre che un grandissimo appassionato di caccia. È Luca Zaninoni, in arte Sanguemiele Design. O, meglio ancora, Luca Zaninoni un artigiano dell’arte.

Chi è Luca Zaninoni, se dovesse descriversi con alcuni aggettivi?
Certamente userei coerente, creativo (anche solo per il mestiere che faccio), curioso e artigianale nell’accezione positiva del termine, che fa riferimento alla manualità, all’inventiva e alla tecnica. Ecco, forse è questo che mi definisce di più: un artigiano dell’arte, perché amo le forme d’arte meno ‘concettuali’ ma più tangibili, ‘sfruttabili’ da tutti anche nella vita di ogni giorno, Come i grandi artisti dell’Art noveau che firmavano poster, mobili, accessorid’arredo, tromp l’oeil… io produco illustrazioni per allestimenti di furgoni, per cappe di camino e per trofei di prove cinofile. Una forma d’arte povera ma fruibile”.

Come e quando è nata la sua passione per una forma artistica che ha come soggetti d’elezione la caccia, la natura, le razze cinofile e che cosa, tra questi “elementi”, manca all’appello?
Da bambino fui folgorato dalla serie televisiva ‘Nata libera’ sulla storia dei coniugi Adamson in Kenia: ho cominciato così a dire che avrei fatto lo zoologo fin da piccolo… poi le cose sono cambiate, ma a distanza di tanti anni sono riuscito a sfruttare il mio ‘mestiere’ ormai acquisito di grafico e illustratore nel campo cinofilo e venatorio. Seguo i grandi ‘animalier’ francesi e soprattutto americani. Il destino mi ha portato nella redazione della Gazzetta della Cinofilia e mi ha avvicinato al reportage fotografico per le prove cinofile, soprattutto quelle che amo di più, quelle specialistiche su selvaggina naturale, di montagna, beccacce e beccaccini”.

Qual è la sua attrezzatura del mestiere e quali sono le tecniche più usate e le realizzazioni più richieste dalla clientela?
Quando studiavo illustrazione a Milano, all’Istituto europeo di design, ho appreso un po’ tutte le tecniche base: gessetti, matite, acquerello, olio, acrilico e questo mi ha permesso oggi di usare gli stessi effetti elaborando file digitali. In pratica disegno a mano su iPad con la penna grafica, poi elaboro il file sul computer adattandolo alle richieste del committente o come io vedo l’opera finita. Alla fine ho un file digitale in altissima risoluzione o addirittura in vettoriale che mi permette di produrre stampe, adesivi per furgoni o applicazioni murali, incisioni o serigrafieperabbigliamento. Ormai comunque il mio stile come studio Sanguemiele Design è abbastanza definito e riconoscibile e molti chiedono illustrazioni o ritratti dei loro cani con quello stile”.

Dove vive e lavora attualmente? Che cosa del territorio in cui è nato ha riportato nei suoi lavori, l’ha maggiormente ispirata?
Io vivo a Piacenza, in centro storico, quindi non posso guardare fuori dalla finestra e vedere amene colline o tramonti mozzafiato, ma ho sempre viaggiato molto e immagazzinato centinaia di paesaggi e ambienti nord americani, africani ed europei nella mia mente. Faccio spesso affidamento sui miei ricordi di viaggio e soprattutto su quelli di caccia: ci sono angoli di bosco, calanchi, pascoli e canaloni fitti che ho impressi nella memoria e collegati ad azioni dei miei cani, a fucilate sbagliate o a riporti incredibili… Fortunatamente non pago copyright per usare queste immagini!”.

Qual è il tema in assoluto che ama raffigurare, che le è più caro, più vicino? E perché?
Sicuramente quello che preferisco e che mi richiedono di più sono scene con cani da ferma e beccacce. Non faccio fatica perché è la caccia che prediligo e i cani da ferma sono quelli su cui lavoro tutto l’anno tramite La Gazzetta della Cinofilia”.

Ha qualche aneddoto da raccontare legato alla sua professione?
La cosa strana che è accaduta è stata che, in concomitanza con i primi lockdown dovuti al Covid 19, ho cominciato a ricevere richieste, tramite la pagina Facebook di Sanguemiele Design, di loghi, illustrazioni e ritratti da tutta Europa, soprattutto da Francia, Spagna, Belgio e poi dagli Stati Uniti, Paese a cui faccio riferimento da un punto di vista iconografico. Per almeno un paio di anni ho continuato a disegnare anche per 12 ore al giorno per stare dietro alle richieste: faticoso ma molto gratificante, soprattutto quando girando in Europa seguendo prove cinofile venivo riconosciuto come Sanguemiele, quello che disegna i cani da caccia, oppure trovavo in un bosco bretone un dresseur che mi stringeva la mano ringraziandomi per il disegno che gli avevo fatto: è bello passare da un grazie alla fine di una mail, o di un messaggio ad un abbraccio, o una forte stretta di mano o al mangiare insieme un ‘cacciatorino’ sul campo”.

La più grande soddisfazione finora ricevuta?
Una grande soddisfazione è stata preparare la brochure per le prove cinofile su grouse nella tenuta di Balmoral con il benestare di sua Maestà la Regina Elisabetta e, negli ultimi due anni, la collaborazione con l’azienda Trabaldo per la creazione delle stampe per le t-shirt a tema venatorio. Lavorare con i leader della produzione di abbigliamento tecnico per la caccia fa bene anche alla mia autostima!”.

La sua clientela da chi è rappresentata soprattutto?
Principalmente da allevatori di cani da caccia e da cacciatori e mogli di cacciatori che vogliono fare un regalo speciale al marito”.

Che cos’è per lei la caccia, se dovesse usare solo alcune parole per descriverla?
Beh, senza dubbio è una passione, non mi piace chi la considera uno sport, è vero che faccio tanti chilometri e mi mantiene in forma, ma è solamente la passione che ti fa fare questo. È una passione che ti fa mantenere, allenare e curare i tuoi cani, che ti fa partire al buio, sotto una pioggia battente, che ti fa stare sulla riva del Po in un capannino a -10 °C in attesa di un germano che forse non verrà, che ti fa montare su ‘spalle di bosco’ per cercare una beccaccia che nessuno può garantire. Chi non ha questa passione non può capire, diceva Wilbur Smith, ma io questa passione ce l’ho, me l’ha passata mio nonno e, come sosteneva Hemingway, la caccia è nata prima di tutte le religioni e un motivo ci sarà”.


Come i grandi artisti dell’Art noveau che firmavano poster, mobili, accessori d’arredo, tromp l’oeil, Luca Zaninoni produce illustrazioni per allestimenti di furgoni, per cappe di camino e per trofei di prove cinofile. Una forma d’arte povera ma fruibile.


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