ORGOGLIO ITALIANO

Scrivo queste note allindomani di una sequenza di giornate nel contempo impegnative ed emozionanti che ho vissuto nel mese di febbraio e la cui suggestione, per effetto di queste mie parole, spero potrà riverberarsi anche a qualche settimana di distanza. Come ricorderanno molti di coloro che mi leggono e che mi seguono sui social, il Comitato esecutivo dellIssf, il massimo organismo della Federazione internazionale di tiro che mi onoro di presiedere, si è riunito appunto nel mese di febbraio a Roma, nella sede del nostro Comitato olimpico nazionale, per una serie di incontri che si sono snodati nellarco di alcuni giorni. La riunione del Comitato esecutivo dellIssf ha seguito in stretta successione una delle sessioni del Consiglio nazionale e della Giunta dello stesso Coni. Se oggi mi si chiedesse di individuare un denominatore comune per tutte queste circostanze, non potrei che indicare il consueto tributo di stima e di considerazione che la Federazione italiana tiro a volo riceve in maniera sistematica dai dirigenti dello sport nazionale e in parallelo dai dirigenti internazionali che compongono il Comitato esecutivo dellIssf. Consenso, stima, ammirazione, approvazione: non sono semplici parole. Sono il prodotto di un lavoro fatto di concretezza, serietà, lungimiranza, affidabilità, rispetto. A cui va ad aggiungersi un altro elemento di immenso valore: il tempo. Non è infatti dalloggi al domani che si può conquistare la considerazione di tante Federazioni e di tante comunità sportive nazionali. Stima e ammirazione non si ricevono a seguito di un veloce impegno estemporaneo, ma sono il frutto paziente della coerenza nellapplicazione, estesa in un lungo arco di tempo, di tutti quei concetti che ho espresso. La Federazione italiana tiro a volo beneficia di sincera e solida ammirazione nellambito dello sport italiano perché ha saputo dimostrare la serietà del proprio lavoro quadriennio dopo quadriennio (e non a caso utilizzo come unità di tempo proprio lintervallo olimpico a tutte e a tutti noi così ben noto). In parallelo la nostra Federazione ha anche saputo conquistare nel tempo la stima e la fiducia dellintera comunità planetaria del tiro a volo e in generale di tutte le attività del tiro che si concentrano sotto lombrello organizzativo dellIssf. Ho voluto intitolare questo mio intervento: orgoglio italiano. Come ho evidenziato altre volte e come peraltro ci comunicano tanti indicatori che pervengono dai più disparati ambiti sociali ed economici a livello mondiale, nei confronti dellItalia, a dispetto di qualche stereotipo ancora troppo in voga, c’è un diffuso sentimento positivo che si traduce poi, allatto pratico, in apprezzamento, considerazione e stima. Se come Fitav e in generale come movimento tiravolistico nazionale, con le tante nostre individualità unite per perseguire traguardi comuni, abbiamo contribuito a costruire un segmento di tutto quel sentimento positivo, non possiamo che sentirci nuovamente orgogliosi e altrettanto fermi nella certezza di voler procedere su quella strada.


“Linea di tiro”, di Luciano Rossi, Caccia & Tiro 03/2024.


Il presidente Luciano Rossi al tavolo della Giunta Coni.

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