NOI, UNO SPORT SENZA STECCATI

Nelle settimane recenti ho avuto la piacevole opportunità di presenziare alle riunioni conviviali che alcune nostre Delegazioni regionali hanno indetto per celebrare e premiare i propri campioni e le proprie campionesse. Ai miei lettori più attenti non sfuggirà che in questi anni ho dedicato anche qualche altro intervento ad eventi di questo genere, ma mi corre lobbligo di soffermarmi ancora una volta sul fenomeno. Perché la collegialità, lentusiasmo, la genuinità e la schiettezza che costituiscono latmosfera di queste riunioni sono il patrimonio più importante del nostro mondo sportivo. Chiunque stia leggendo queste mie righe sa benissimo che scorrendo le classifiche dei confronti regionali invernali di qualunque regione ci si può imbattere in nomi noti e qualche volta perfino celeberrimi. Campioni e campionesse di rango agonistico elevato – e spesso anche i più brillanti talenti del comparto giovanile – testano la loro preparazione in quei Campionati regionali che nella stagione invernale rappresentano un banco di prova significativo in vista di impegni più importanti. Si tratta di un fenomeno rarissimo, se non addirittura inesistente, in molte altre discipline sportive in cui si creano invece di solito steccati invalicabili tra i vari livelli agonistici. La situazione, per la sua eccezionalità nel mondo sportivo, ha sempre suscitato grande curiosità anche nei miei colleghi dirigenti delle altre Federazioni che, magari pienamente e anche orgogliosamente consapevoli della grande popolarità delle loro discipline, hanno sempre guardato con interesse a questa nostra singolarissima capacità di sintetizzare e fondere lattività di vertice con quella di base. Daltronde si tratta di un fenomeno che ci appartiene fortemente da sempre: penso ai grandi campioni della storia del tiravolismo italiano che hanno conquistato le prime medaglie olimpiche e idealmente non posso disgiungere limmagine dei loro trionfi conseguiti appunto in competizioni prestigiosissime ai quattro angoli del mondo con quelle dellattività effettuata quotidianamente sulle pedane delle proprie località di residenza in unatmosfera collegiale di grande semplicità. Non a caso, proprio in queste recenti occasioni a cui facevo riferimento aprendo il mio intervento, ho elogiato con vigore questa particolarità del nostro sport, ho invitato a tutelare e a conservare queste consuetudini e ho anche sollecitato tutte le nostre istituzioni territoriali a incentivare questo genere di riunioni che alimentano un benefico senso di appartenenza. Lanno olimpico che stiamo vivendo si presta ancora di più ad unoperazione di questo genere perché appunto non farà che evidenziare quellattitudine del nostro tiro a volo di compiere una prodigiosa sintesi dei tanti livelli agonistici che lo animano. E quei livelli agonistici sanno convivere perfettamente in un armonico bilanciamento di cui dobbiamo continuare ad andare estremamente fieri.


“Linea di tiro”, di Luciano Rossi, Caccia & Tiro 04/2024.


Il presidente Fitav e Issf Luciano Rossi: La collegialità, lentusiasmo, la genuinità e la schiettezza che costituiscono latmosfera delle riunioni delle Delegazioni regionali sono il patrimonio più importante del nostro mondo sportivo”.


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