La scorsa settimana è stata approvata in Lombardia la nuova normativa sull’inanellamento dei richiami vivi impiegabili durante l’attività venatoria. Per i quali si attendono a questo punto i provvedimenti attuativi. Anche se non è dato ovviamente ancora sapere quale sarà la portata effettiva e sostanziale delle modifiche proposte, si tratta di un passo molto importante in vista di una regolamentazione univoca per sgombrare il campo da dubbi residui su come vanno usati i richiami vivi. Tra le novità da evidenziare in modo particolare, l’introduzione di un anello – distribuito ai diretti interessati dalla stessa Regione – del tutto chiuso o richiudibile, realizzato anche in materiale plastico. A dimostrazione di come tali “strumenti” dovranno essere identificati in modo inequivocabile da un “pubblico sigillo”. Per non incorrere in responsabilità penali. Tra i risvolti dell’applicazione della nuova normativa, la possibilità che vengano esentati dall’applicazione di sigilli aggiuntivi quei richiami che, allo stato attuale, risultano già provvisti di un anellino in duralluminio o acciaio e che fanno capo alle Associazioni ornitologiche, tra cui AMOV e FOI. Richiami a cui potrebbe essere riconosciuto il valore di “anellino regionale”.
Approfondimenti sulla normativa
Tra le novità da evidenziare della nuova normativa in materia di richiami vivi, l’introduzione di un anello – distribuito ai diretti interessati dalla Regione Lombardia – del tutto chiuso o richiudibile, realizzato anche in materiale plastico. Un vero e proprio “sigillo regionale”.