LA COLLEZIONE BENEDETTI AL TAV MONTECOSARO

Dopo anni di lavoro si sta concludendo limponente opera di riordino e catalogazione di quella che tra gli appassionati è conosciuta semplicemente come la collezione Benedetti. Si tratta della sterminata quantità di trofei e medaglie che Nazzareno Benedetti ha conquistato in un sessantennio di frequentazione delle pedane italiane ed europee. Del lavoro accurato di catalogazione ha parlato recentemente Alberto Cardinali che, amico dinfanzia di Luigi Benedetti, figlio del campione Nazzareno, ha assistito dal vivo con suo padre Mauro a molte delle imprese agonistiche del fuoriclasse di Fermo. Mio padre Mauro era amico fraterno di Nazzareno Benedetti – racconta il sessantatreenne Alberto Cardinali – e le nostre due famiglie hanno calcato per anni e anni insieme le pedane italiane. Sono stato quindi testimone diretto di molte delle affermazioni di Nazzareno Benedetti che in Italia vanta certamente un primato non soltanto per il numero di premi conquistati, ma anche per la partecipazione a eventi tiravolistici che coprono più di un cinquantennio di storia italiana”. Ma il valore della collezione Benedetti non si limita allaspetto agonistico e lo sottolinea di nuovo Cardinali.

Testimonianze storiche uniche
Riordinando e catalogando il materiale, abbiamo scoperto che Benedetti non era soltanto un formidabile tiratore, ma anche un diarista scrupoloso. Specialmente in occasione delle trasferte internazionali che ha compiuto da membro della nazionale di fossa universale, ha raccolto una quantità enorme di articoli che uscivano nelle pagine dei quotidiani, dei settimanali e dei mensili specializzati. E a questo materiale Benedetti univa anche quello che veniva prodotto direttamente da lui e dagli altri atleti della spedizione. Naturalmente tutto questo si è spesso moltiplicato quando Nazzareno Benedetti si è trasformato in eclettico ed è divenuto un cultore della fossa olimpica insieme alluniversale. Abbiamo trovato quindi straordinarie immagini fotografiche della partenza delle delegazioni: ad esempio, suggestive foto delle squadre in prossimità degli aerei. Sono testimonianze vivissime che restituiscono una cronaca dettagliata degli eventi non soltanto dal punto di vista ufficiale, ma anche da quello più genuino e diretto dei partecipanti”. “Peraltro, – precisa Alberto Cardinali – accanto ai premi ci sono davvero tantissimi album ricchissimi di foto e ritagli. Era unabitudine che Benedetti ha rispettato per tutta la sua carriera agonistica e quindi oggi questo materiale rappresenta anche una testimonianza storica unica di cui potrà avvalersi ogni studioso che vorrà approfondire la storia tiravolistica dagli anni Sessanta fino al primo decennio del Duemila”.

Entro il 2024 un vero e proprio museo
Entro il 2024 la catalogazione della collezione Benedetti sarà completata e il materiale verrà esposto stabilmente nei locali dello storico Sodalizio marchigiano presieduto da Alessandra Porfiri per allestire un vero e proprio museo. Alessandra Porfiri – spiega Alberto Cardinali – ha accolto con entusiasmo il suggerimento di ospitare negli spazi del Tav Montecosaro questa collezione che rappresenta un vero e proprio monumento alla storia tiravolistica delle Marche. Il Tav Montecosaro daltronde ha una grande tradizione nella nostra regione e la creazione in quellimpianto di una sede definitiva per la collezione Benedetti non potrà che incentivare la popolarità della struttura”.


Tratto da “La collezione Benedetti al Tav Montecosaro”, di Massimiliano Naldoni, Caccia & Tiro 03/2024.


Il Tav Montecosaro ha messo a disposizione alcuni spazi per ospitare questa esposizione permanente che rappresenta un vero e proprio monumento alla storia tiravolistica delle Marche.


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