L’Associazione Cacciatori Alto Adige, in un comunicato, punta l’attenzione su come il caldo metta in difficoltà il camoscio. Secondo alcuni studi condotti in Svizzera e in Italia i cambiamenti climatici causerebbero la diminuzione del peso medio dei camosci, a partire dall’età infantile. “Quando fa caldo, – si legge nel comunicato – le camozze conduttrici passano meno tempo al pascolo e più tempo a riposare all’ombra. Questo riduce la loro produzione di latte e i capretti crescono di meno. Non potendo compensare questa carenza, i camosci pesano meno anche dopo, sia da giovani che da adulti”.
Anche esami sugli abbattimenti effettuati negli anni dal 1993 al 2019 a Salisburgo, in Stiria e in Carinzia hanno rilevato la stessa tendenza, con il peso nelle femmine yearling che è passato da una media di 14,7 ad una di 13,9 kg e con quello dei maschi passato da 15,0 a 14,5 kg.
Le ricerche hanno anche dimostrato che il fenomeno della perdita di peso si manifesta meno nelle zone montane con un’alta percentuale di foreste.
L’Associazione Cacciatori Alto Adige, in un comunicato, punta l’attenzione su come il caldo metta in difficoltà il camoscio. Secondo alcuni studi condotti in Svizzera e in Italia i cambiamenti climatici causerebbero la diminuzione del peso medio dei camosci, a partire dall’età infantile.